Garda Uno, soluzioni smart city per la Bosnia Erzegovina

PADENGHE – Partnership tra Garda Uno SpA e Prointer, grande società con capitale pubblico-privato della Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina con sede a Banja Luka.

Dopo l’accordo quadro di collaborazione con il colosso veronese Agsm firmato a fine gennaio e quello di un mese prima con la città serba di Sabac, anche questa per una collaborazione su progetti e sistemi di gestione servizi, Garda Uno SpA ha gettato le basi per una terza importante partnership con la Prointer, grande società con capitale pubblico-privato della Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina con sede a Banja Luka, la capitale di fatto del Paese ex jugoslavo.

Martedì 13 marzo una delegazione della Prointer (nella foto sopra) si è incontrata nella sede della multiutility guidata da Mario Bocchio per mettere a punto un’operazione collaborativa intesa a sviluppare applicazioni concrete nell’àmbito di progetti di smart city, a cui seguirà tra breve la sottoscrizione della convenzione bilaterale.

È stato il consulente manager Valerio Prignachi a fare da trait d’union tra la multiservizi gardesana e la società serba fondata nel 2005, azienda leader nel campo della tecnologia dell’informazione nella sua regione. Le sue attività principali sono il funzionamento delle soluzioni di IT (tecnologia informativa), l’integrazione dei sistemi, ed altre attività collaterali per le esigenze della propria clientela pubblica e privata. Il suo team è costituito da oltre 120 professionisti esperti anche in consulenze finanziarie e contabili, soluzioni di sicurezza e ottimizzazione dei processi volti a ridurre i costi ed aumentare l’efficienza aziendale.

Durante l’incontro di Padenghe, al quale hanno partecipato il presidente di Garda Uno, Mario Bocchio e il direttore operativo Massimiliano Faini, accompagnati dal team di esperti aziendali, è stata illustrata l’intera gamma di soluzioni smart city finora prodotte con successo dalla multiservizi gardesana e che piacciono molto ai dirigenti di Prointer. In particolare, sono stati forniti dettagli sui sei progetti “Easy city” che ha visto coinvolti oltre 135 mila abitanti, che vengono teleguidati e controllati da un sofisticato sistema informatico centralizzato.

E ancora, la progettazione di reti e servizi con l’intera gamma di offerte di ogni genere all’utenza bresciana.

Tra i Paesi dell’ex Jugoslavia e Garda Uno si è, dunque, aperto un filone estremamente interessante di interscambio di progetti con notevoli ricadute economiche ed occupazionali che, fino a poco tempo, nessuno avrebbe immaginato. Lo rileva lo stesso presidente Bocchio: “Questo scambio di progetti e servizi gestionali con grandi gruppi italiani, come l’Agsm di Verona, e stranieri come Sabac e Prointer, ci conforta per le interessanti prospettive economiche nei prossimi anni. Vorrei sottolineare, però, che se tutto questo è stato raggiunto, lo si deve anche al nostro personale che si sta dedicando con grande responsabilità e soddisfazione a questa continua ricerca di interessanti partner nei mercati esteri”.

Il presidente di Garda Uno, Mario Bocchio, e il direttore operativo, Massimiliano Faini.

 

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