Biblioteca vivente, i detenuti diventano “libri umani”
RIVA DEL GARDA - La biblioteca civica di Riva del Garda aderisce al progetto «Liberi da dentro», che ha l'obiettivo di far conoscere il mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone, per superare stereotipi e pregiudizi.
Tra le varie iniziative, anche la Biblioteca vivente, per organizzare la quale si invita a partecipare a un sondaggio, gestito dalla cooperativa ABCittà (http://abcitta.org) e disponibile all’indirizzo https://goo.gl/forms/PjUcGAtujnkk1ii82.
La Biblioteca vivente è un presidio culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa come metodo innovativo di dialogo e strumento di promozione di coesione sociale. Come in una biblioteca tradizionale è possibile consultare libri su argomenti vari, in una Biblioteca vivente è offerta la possibilità di “prendere in prestito” per un tempo stabilito un “libro umano”.
I visitatori potranno conversare a tu per tu in maniera informale con i “libri umani”, persone che nella quotidianità non avrebbero occasione di incontrare e che spesso sono oggetto di pregiudizi e discriminazioni. Per questo progetto saranno principalmente detenuti o ex detenuti, ma anche familiari, volontari e operatori istituzionali e non del carcere. Insieme a Riva del Garda anche Trento e Lavis ospiteranno numerose iniziative.
La biblioteca di Riva del Garda ospiterà la Biblioteca vivente il 16 giugno in piazza Cesare Battisti.
«Liberi da dentro» è un progetto biennale finalizzato a diffondere sul territorio una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. Attraverso la proposta di eventi e incontri pubblici, conferenze, iniziative nelle scuole, spettacoli e film, e con il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di accoglienza nel tessuto sociale delle persone sottoposte a condanne penali, si vuole puntare alla promozione di una cultura capace di sviluppare una visione di tipo riparativo e di alimentare il senso di una responsabilità sociale collettiva. Cuore di tutta la proposta è il dar voce a varie testimonianze di persone detenute o ex detenute, perché si ritiene che il processo della narrazione personale autobiografica possa essere uno strumento efficace per permettere ai cittadini di conoscere, in prima persona, vicende e dimensioni abitualmente escluse dal dibattito pubblico.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Caritro, ha come promotori la Scuola di preparazione sociale, la Fondazione Franco Demarchi, l’associazione Dalla Viva Voce, l’associazione Quadrivium, i Comuni di Trento, di Lavis e di Riva del Garda, la rivista UnderTrenta, il Sistema bibliotecario trentino, il Museo Diocesano, la cooperativa ABCittà, Cinformi, Apas (Associazione provinciale aiuto sociale), Atas (Associazione trentina accoglienza stranieri), la Conferenza regionale volontariato carcere Trentino Alto Adige, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento.
IL PROGRAMMA
Primi appuntamenti: aprile-luglio 2018
Percorso culturale “Punire, Rieducare, Ripartire? Riflessioni sulla sanzione penale oggi in Trentino”
(il giovedì dalle ore 17 alle ore 19, Fondazione Franco Demarchi, piazza Santa Maria Maggiore 7, Trento)
I temi trattari in questa prima iniziativa (cinque incontri tematici) mirano a informare sui fondamenti costituzionali e normativi relativi alla sanzione penale, a dare la possibilità di ascoltare testimonianze dirette di persone che hanno avuto l’esperienza della detenzione, oltre che di operatori del settore e di volontari.
12 aprile: “La scuola e il lavoro come strumenti di rieducazione”
Interventi di Gloria Cannone, sociologa impegnata nel campo dell’innovazione sociale, e Amedeo Savoia, insegnante di lettere al liceo “L. da Vinci” e alla Casa circondariale di Trento
19 aprile: “Modelli di sanzione a confronto”
Interventi di Antonia Menghini, garante dei detenuti della Provincia autonoma di Trento e docente di diritto penale all’Università di Trento, e Katia Sartori, direttrice Uepe (Ufficio locale per l’esecuzione penale) di Bolzano
Testimonianza di una persona che sta scontando la pena in misura alternativa
26 aprile: “Giustizia retributiva e giustizia riparativa”
Interventi di Loris Forti. laureato in filosofia con una tesi sulla giustizia riparativa, e Daniela Arieti, mediatrice dello Sportello giustizia riparativa di Trento
3 maggio: “La città di Trento e il carcere”
Interventi di figure istituzionali della Casa circondariale di Trento, rappresentanti del servizio attività sociali della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento, testimonianze di volontari e operatori del terzo settore
Recital “Dalla viva voce”
Trento, venerdì 4 maggio, ore 20.30, Fondazione Franco Demarchi, piazza Santa Maria Maggiore 7
Lo spettacolo “Dalla viva voce” è un recital per voce narrante, pianoforte e video (a cura di Quadrivium, associazione di musica contemporanea di Riva del Garda) che propone frammenti di storia autobiografica di alcuni detenuti raccolti da Amedeo Savoia, nella sua attività di insegnante di scuola e di operatore teatrale nel carcere di Trento. Il recital si alimenta delle reazioni emotive che spesso suscita nell’opinione pubblica la notizia di un reato e le confronta con le testimonianze di alcuni detenuti.
Biblioteca vivente “Narrazioni oltre le mura del carcere”
Riva del Garda, 16 giugno, dalle ore 17 alle ore 21, piazza Cesare Battisti
Trento, 25 giugno, dalle ore 18 alle ore 21, piazza Duomo
Lavis, 7 luglio, dalle ore 19 alle ore 22, in centro storico
I lettori potranno prendere in prestito un “libro umano”, conversando a tu per tu in maniera informale con persone che nella quotidianità non avrebbero occasione di incontrare. I libri umani saranno principalmente detenuti o ex detenuti, ma anche familiari e operatori del carcere. La metodologia della Biblioteca vivente, dispositivo culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa, verrà utilizzato secondo il modello di ABCittà, che insiste sulle dimensioni interculturale, partecipativa e funzionale (bibliotecavivente.org).
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