A Riva avvelenato un cane. Nel suo stomaco anche lamette da barba

RIVA DEL GARDA - Nello stomaco del cane, un giovane pastore scozzese maschio, l'autopsia ha rivelato la presenza di lamette da barba. In attesa dei risultati degli accertamenti di laboratorio, si raccomanda la massima attenzione e collaborazione.

Gli accertamenti sono in corso all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie a Trento; il cane, infatti, mostra anche segni di un probabile avvelenamento.

Non è dato sapere con certezza dove il cane abbia ingerito (come si sospetta) il boccone avvelenato contenente le lamette da barba, una possibilità è che sia accaduto al parco delle case Itea in piazza Contini, dove il proprietario quel giorno si è fermato assieme al cane. La polizia locale del Corpo intercomunale Alto Garda e Ledro, che ha già avviato le indagini, raccomanda la massima attenzione e, nel caso di avvistamenti anomali (come sospette esche avvelenate), di segnalarlo tempestivamente (telefono 0464 900200).

Nel ricordare che costituisce reato provocare a un animale «per crudeltà o senza necessità» sia la morte (per la quale l’articolo 544 bis del codice penale prevede la reclusione da quattro mesi a due anni), sia «una lesione» ovvero «sevizie o comportamenti o fatiche o lavori insopportabili» (reclusione da tre a diciotto mesi o multa da 5.000 a 30 mila euro), e facendo presente che simili atti comportano gravi rischi anche per la salute e l’incolumità delle persone, si raccomanda, nel caso del rinvenimento di un sospetto boccone avvelenato, oppure della morte del proprio animale per sospetti bocconi avvelenati, o anche del verificarsi di una sintomatologia riferibile ad avvelenamento, di rivolgersi tempestivamente a un medico veterinario.

Si ricorda inoltre che l’Ordinanza ministeriale del 13 giugno 2016 «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati», prorogata con O.M. del 21 giugno 2017, fa espresso divieto di «utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce».

 

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