Fallimento Thomas Cook: buco milionario, anche il Garda trema

LAGO DI GARDA - Sono molti gli albergatori che hanno ospitato i clienti del gigante del turismo fallito e non saranno pagati. Chi non ha le spalle coperte rischia di fallire. Garda Lombardia agli operatori: «Facciamo squadra».

Per Marco Girardi, direttore del Consorzio Garda Lombardia, «la situazione è catastrofica». Il fallimento del gigante mondiale del turismo Thomas Cook rischia di creare enormi problemi anche agli operatori gardesani.

«Per capirci – continua Girardi -, solo a Limone parliamo di qualche milione di mancati pagamenti. Non solo: ci sono clienti che hanno prenotato e che hanno già pagato all’agenzia per il 2020, che ovviamente vorranno soggiornare, ma gli albergatori non riceveranno un euro. Parliamo di contratti per il 2020 per milioni di euro. Impossibile quantificare il danno per ora. Stiamo cercando di incontrarci. Certo è che per il territorio del Garda bresciano parliamo di milioni. Chi non ha le spalle coperte rischia di saltare».

Aggiunge Girardi: «E non parliamo solo di turisti inglesi. Thomas Cook faceva viaggiare clienti tedeschi, polacchi, ungheresi, svizzeri, olandesi, austriaci… turisti che arriva in aereo ma che si muova anche in auto e in moto».

Infatti sia Thomas Cook che le sue controllate, tra le quali la tedesca Neckermann, sono molto attive sul Garda.

 

In un comunicato il Consorzio Lago di Garda Lombardia, anche in considerazione dell’allarme venutosi a creare tra molti propri associati a seguito del fallimento del tour operator Thomas Cook, «esprime grande preoccupazione per le ripercussioni che tale situazione di crisi sta generando sul territorio del Garda bresciano. L’auspicio è che le istituzioni tutte, sostenute dalle associazioni di categoria delle imprese della ricettività, possano farsi parte attiva nei confronti del Governo Britannico e dei liquidatori di quella che è stata una delle più importanti società tour operator internazionali, per giungere in tempi rapidi al completo ripianamento dei debiti del gruppo Thomas Cook nei confronti dei creditori».

Il Consorzio stesso si farà «carico nei prossimi giorni di una serie di attività di coordinamento per l’organizzazione di incontri tra operatori e associazioni, anche in vista di azioni legali comuni e class action internazionali».

Il presidente del Consorzio Lago di Garda Lombardia, Luigi Alberti, dichiara: «Il Consorzio Garda Lombardia si conferma come punto di riferimento per tutti gli operatori turistici del nostro territorio. Anche in situazioni di grande difficoltà come quella in atto, il “fare squadra” è la risposta più adeguata per dare voce e forza a un sistema turistico tra i più importanti in Europa, che garantisce benessere a tutta la popolazione dei comuni della riviera».

Luigi Alberti, presidente del Consorzio Garda Lombardia.

 

 

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