Incontro a Salò per illustrare le ragioni del no ai depuratori del Garda sul Chiese

SALÒ - Venerdì 15 alle 20.30 nella Sala Domus, sul lungolago Zanardelli, il Tavolo delle associazioni del Chiese terrà una pubblica assemblea per spiegare le ragioni del «No ai depuratori del Garda sul Chiese». Tutti sono invitati. 

La serata è promossa «per informare ed approfondire – spiegano i promotori – sui seguenti interrogativi, e illustrare la verità che gli ideatori del progetto hanno invece tenuto nascosta: i cittadini salodiani conoscono la verità del progetto che vorrebbe far scavalcare le colline ai reflui dei Comuni bresciani del Garda per scaricarli nel fiume Chiese?

Noi – dicono i portavoce del Tavolo – pensiamo di no, perché ne rimarrebbero indignati per l’assurdità e la prepotenza.

L’assemblea organizzata venerdì a Salò, la 5a assemblea zonale di un ampio programma di incontri, ha l’obiettivo di informare, spiegano gli organizzatori, su «tutti sugli assurdi particolari di un progetto che sperpera enormi quantità di denaro pubblico facendo credere di risolvere così i problemi della depurazione dei Comuni gardesani, mentre la finalità è un’altra. Con queste pubbliche assemblee si vuole inoltre avvisare chi di competenza che al momento opportuno muoveremo una adeguata azione legale per salvaguardare il patrimonio ambientale del Chiese, e questo determinerà un contraccolpo alla situazione generale».

Ricordiamo che il Tavolo delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo Lago D’Idro è formato da 19 formazioni sociali che operano per il deflusso ecologico funzionale (DEF) in ogni tratto dell’asta dei 160 chilometri del Fiume, in 2 Regioni, 3 Province e 30 Comuni. Il portavoce del Tavolo è Gianluca Bordiga.

 

 

 

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