Bagno di capodanno da record, duecento a Villa di Gargnano

GARGNANO - Cielo azzurro. Lago blu, calmo. Bianche di neve le cime del Baldo. Poco meno di duecento in acqua. Per il tuffo con brivido di Capodanno al Lido dei Limoni di Villa di Gargnano.

Edizione numero 14, record assoluto di temerari in costume da bagno per salutare l’anno del doppio 20. Sfida a segno nella cornice di prestigio, prestata senza spesa aggiunta da madre natura.

Non avara di doni in questa terra del profondo Nord che ha i colori del mare e delle montagne. Ci fioriscono limoni e cedri. Quando la stagione è propizia, si colgono capperi. Un’altra delle tante storie gardesane.

Non sono stati pochi a rispondere all’implicito invito di Alido Cavazzoni, promotore del tuffo con brivido. Rito augurale avviato in solitaria nel 2007 alle Fontanelle, poco più a nord. Da Treviso, Udine, Monaco di Baviera, Brescia, Verona, Chiari, Pontevico, Valsabbia, Brescia. E chi più ne ha, più ne metta. A piacere. Numerosi i ragazzini sotto premurosa scorta. Tra questi anche Gabriele, figlio di Matteo Bergamini, chef di fama con locale a New York e di solide radici gardesane. In vacanza dai nonni a Toscolano con la sorella, ha approfittato dell’occasione e si è tuffato senza problemi di sorta. A seguire, immagini in tempo reale finite dall’altra parte dell’Atlantico, nella Grande Mela. Complice la rapidità dei mezzi. Poi, presenza puntuale per gli atleti della Polisportiva Vighenzi di Padenghe. Runners che non disdegnano le sfide

 

Sono entrati in acqua, a… ondate, alle 12 in punto. Innescati dal via di Alido e dalle suggestive note della cornamusa imbracciata da Claudio “McCloud” Vaccari.

Centodieci hanno esaurito la riserva di magliette tecniche della Diecimiglia del Garda messe a disposizione dal Gs Montegargnano. Società che ha fornito robusta spalla all’evento. E nutrita partecipazione di atleti. Altre decine di bagnanti improvvisati si sono unite alla fotografia di rito. Raffiche di clic scattati da telefonini e macchine professionali. Intorno un pubblico più nutrito che mai. Esauriti i posti auto nei parcheggi adiacenti il lido, riaperto per l’occasione grazie alla sensibilità della famiglia Arosio, che lo gestisce.

 

 

Dieci gradi la temperatura dell’acqua, 9 quella dell’aria. Con il sole a fornire tepore fuori stagione. Schizzi d’acqua per bagnarsi a vicenda, immersioni rapide, qualche aitante giovanotto ad esibirsi in bracciate stile libero. Di tutto, di più. Sotto gli occhi vigili dei volontari del Nucleo di soccorso dell’Associazione Nazionale Carabinieri Valle del Chiese.

Tutto è filato via tranquillo. Liscio come la superficie del lago, insolitamente quieto in una stagione in cui il Peler ha ruggito più volte, impetuosamente, innescando cavalloni schiumanti lanciati a capofitto verso sud.

Tempo, pubblico, partecipanti: sereni. Questo l’aggettivo di giornata. Non poteva andare meglio. La chiusura con bevande calde e biscotti esauriti, come lo spumante offerto dai gestori dell’impianto. Smaltiti i fumi del veglione, raffreddati i bollenti spiriti nell’acqua fresca del Garda, c’è stato poi il rientro ai tepori di casa. Giusto in tempo per la Radetzky Marsch splendidamente eseguita dai Wiener Philarmoniker. Un saluto e arrivederci al 1° gennaio 2021. Ci saremo. Questo, almeno, il proposito ed insieme l’augurio. Buon anno.

 

 

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