Valore degli immobili, il Garda si salva dalla crisi

BRESCIA - Ecco le tendenze del mercato immobiliare di Brescia e provincia fotografate dalla Borsa Immobiliare. Nel periodo 2009-2019 valori con tendenza al ribasso.

Caratterizzato da una tendenza generale al ribasso ma non privo di percezioni in positivo. Tra queste: un aumento d’interesse verso il centro storico e un sensibile aumento del valore dei fabbricati in città. In provincia: stabili i valori dei fabbricati, mentre calano quelli relativi alle aree produttive.

Sono le tendenze del mercato immobiliare fotografate dalla Borsa Immobiliare di Brescia nell’ambito della redazione dell’ANALISI DEI VALORI DEGLI IMMOBILI sulla piazza di Brescia e provincia 2009-2019, editata dall’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia ProBrixia.

La pubblicazione – supplemento al Listino dei valori immobiliari dell’anno 2019 – costituisce l’unico strumento ufficiale riportante dati reali e super partes al servizio dei cittadini e dei professionisti di settore, con particolare riferimento a variazioni, incrementi e decrementi dei valori rilevati nell’arco di un periodo di dieci anni a decorrere dal 2009.

L’Analisi evidenzia l’andamento del mercato suddiviso per tipologie di zona ed espone l’andamento generale del r.T.M. corrispondente all’indice medio di crescita dei valori, nel periodo considerato. L’Analisi dei dati del Listino valori immobiliari rilevati nella nostra Provincia, oltre che analizzare i dati provinciali e della città, esamina la città per singole zone e la provincia in 10 macro-zone in cui è stata suddivisa.

Complice la crisi economica che ha colpito il settore edilizio ed immobiliare, l’andamento del mercato rilevato nel periodo 2009 – 2019 ha fatto registrare valori con una tendenza generale al ribasso ma non priva di elementi in grado di attestare un accenno di ripresa.

Ne sono un esempio l’incremento del valore dei fabbricati residenziali in città, che nel periodo considerato, dopo un picco in negativo registrato nel 2017, passa da + 0,04 a + 0,67. In questo contesto segnali positivi sono riscontrabili nelle zone centro, ovest, sud e nord, con l’unica eccezione della zona est dove i valori si mantengono stabili da un quinquennio.

In provincia, rispetto al 2009 il valore medio dei fabbricati residenziali, dopo un incremento che ha raggiunto il livello massimo di + 3,75% nel 2014, si è attestato, dopo una fase in diminuzione, a +2,03 nel 2019.

Quanto concerne i fabbricati produttivi, rispetto al 2009 il valore medio, dopo un incremento che ha raggiunto il livello massimo di + 0,81% nel 2011, è andato progressivamente calando attestandosi a -1,56% nel 2019.

Per le aree residenziali rispetto al 2009 il valore medio è andato progressivamente calando, registrando un livello massimo di + 0,51% nel 2010, andato ulteriormente calando attestandosi a –23,56% nel 2019. Nello stesso periodo il valore medio delle aree produttive, dopo un leggero incremento che ha raggiunto il livello massimo di + 1,02% nel 2010, è andato progressivamente calando attestandosi a –15,64% nel 2019.

Se la recente pubblicazione del Listino dei valori immobiliari 2019 segnalava un numero delle transazioni in aumento, gli operatori rilevano un’anomalia per cui – a fronte di un numero maggiore di vendite dell’ultimo anno – non corrisponde un aumento dei valori che, presumibilmente, sarà registrato nel prossimo mediolungo periodo. L’aumento delle compravendite è legato all’ampia offerta di immobili con prezzi favorevoli, soprattutto per quanto riguarda quelli con una maggiore vetustà. Si riscontra particolare interesse per quelli situati nel centro storico cittadino.

I valori riportati dall’Analisi sono elaborati in relazione ai concetti di pregio e vetustà degli immobili. In tal senso è possibile riscontrare una discrepanza tra valori indicati e prezzi in vigore sul mercato, questi ultimi talvolta condizionati dagli strascichi della crisi economico-finanziaria che ha colpito il settore immobiliare, generando il fenomeno delle transazioni sottocosto che disattende il valore reale degli immobili.

GIOVANNA PRANDINI, Presidente Pro Brixia, specifica: “A partire dall’istituzione del tavolo di lavoro per lo sviluppo del mercato immobiliare sul territorio, avvenuta nel 2016, oggi va acquisendo maggiore importanza la creazione di un osservatorio di mercato che persegua l’obiettivo di censire il patrimonio immobiliare invenduto. Un’operazione auspicabile che va nella direzione di stimare, verificare e classificare gli immobili e le aree invendute presenti nei diversi comuni e nelle aree della provincia, per poter quindi efficientare ed ottimizzare le pianificazioni urbanistiche del futuro in base alle effettive necessità, strutturare l’offerta sulla base di una domanda concreta e tutelare così anche i valori reali degli immobili”.

«Le zone turistiche in particolare, quindi Franciacorta e laghi Garda e Iseo sono caratterizzate da una tendenza stabile, relativamente al decennio, mentre nell’ultimo periodo hanno trend positivo».

 

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