Ultima spiaggia per l’eremo di San Erculiano

ALTO GARDA - L’antico eremo di Sant’Ercolano minacciato dalla ciclovia. L’associazione Riccardo Pinter: «Il luogo va preservato e studiato».

La questione è sollevata da Graziano Riccadonna, presidente dell’associazione Riccardo Pinter di Riva, che ha scritto alle Province di Brescia e Trento, alla Comunità del Garda e ai Comuni rivieraschi.

Scrive Riccadonna: «In altri tempi, nel lontano 1976, Riccardo Pinter aveva segnalato sulle pagine de “L’Adige” la presenza nei pressi della località Ponale di un antico eremo lacustre in grotta, tale riparo era stato seppellito dal materiale di risulta scaricato nel lago durante vari interventi alla sede stradale della SS Gardesana Occidentale!

A dispetto dei tempi, la grotta potrebbe conservare tuttora un affresco parietale che rischia con i lavori alla ciclovia del Garda di essere perduto per sempre.

 

Un piccolo antro naturale inaccessibile da terra

Come documenta Gabriele Ghirotti, “L’eremo aveva sede in un piccolo antro naturale inaccessibile da terra, a pochi metri dall’acqua e sotto le pareti strapiombanti sul lago del monte Sperone. L’apertura rivolta a mattina offriva la necessaria protezione ai venti, serrata da una piccola parete che assieme ad un focolare offrivano l’essenziale possibilità alla vita del religioso che vi abitava, un piccolo giaciglio sembra potesse essere ricavato da una sporgenza rocciosa.

Nel covelo era visibile un affresco con tre figure di santi, realizzato da un valente artista presumibilmente tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400, forse addirittura da Giacomo da Riva. Il sito doveva servire da luogo di culto per la vicina comunità che abitava stabilmente il porto di Ponale, all’eremita oltre ai doveri che il proprio stato di religioso imponeva dovevano riconoscersi meriti di aiuto al vicino porto e di soccorso ai naviganti in caso di necessità e pericolo, un piccolo approdo consentiva gli spostamenti per mezzo di una barca…”.

 

Il “bus dell’eremita”

Alla fine degli anni ’80, con una pregevole ricerca relativa alle chiese del territorio, Mario Matteotti torna a parlare dell’eremo e riferisce che i vecchi barcaioli chiamavano questo posto “il bus dell’eremita” o anche “all’eremita”, riguardo all’affresco aggiunge che tra i colori il rosso e l’ocra predominavano.

Gli archivi sono avari in merito. Ma nel racconto di Marin Sanudo del 1483 “ L’itinerario per la terraferma veneta” se ne individua però una traccia quasi inequivocabile. Descrivendo il proprio percorso che procede verso nord lungo la riviera benacense il viaggiatore indica che superato Gargnano è necessario passare per monti aspri, quindi si imbarca e prosegue il tragitto per lago, osserva: “da qui a Riva sono miglia 15: si vede Tignale, Tremosine, Limone, Ponale, dove a la fin è uno buso in uno asperissimo e piccollo con una portella di piere cote, nel qual l’heremita S.Herculiano, refudando li doni dil mondo, habandonando Brexa, ivi si vixe e mori.”

 

L’eremo di S.Erculiano?

Secondo la tradizione S.Erculiano, vescovo di Brescia nella prima metà del VI sec. si ritirò a vita solitaria sul Garda, alla sua morte le comunità religiose rivierasche contesero le sue spoglie che per convenzione furono affidate alla sorte di una barca spinta dai venti e dalle onde del lago, il luogo d’ approdo della imbarcazione sarebbe stato designato quale luogo adatto a custodire le spoglie del Santo. La barca approdò a Maderno, lì sono custodite, il culto sopravvive ancora.

La successione geografica dei luoghi e le parole del racconto sono molto precise, sarebbe pertanto probabile poter associare l’Eremo di Ponale al citato Eremo di Sant’Erculiano. La presenza di un eremita, la posizione e l’asprezza del luogo, la difficoltà del covelo, chiuso con la citata portella di mattoni, coinciderebbero con quanto citato.

Il sito è stato individuato da Gabriele Ghirotti sulle sponde del lago: si tratta ora di salvaguardarne la storia e la memoria futura. Non sappiamo se le proposte di intervento per la ciclovia, che si prospetta molto impattante per un luogo ( nei pressi della Ponale)suggestivo paesaggisticamente e ricchissimo di storia, possano avere qualche tipo di interferenza con l’eremo di S. Erculiano.

Certo che il luogo va preservato, ripulito dagli scarichi e studiato a fondo. Per riscoprire e restituire alle comunità dell’Alto Garda un luogo ed una storia affascinante sulle scogliere del Garda».

L’approdo dell’eremo.

 

 

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