Merenda solidale per i profughi di Lesbo: partecipazione e generosità

MANERBA - Grande partecipazione alla raccolta di generi di prima necessità per i profughi sull'isola di Lesbo organizzata dalle Sardine del Garda e di Brescia.

La collaborazione tra le Sardine, l’associazione Maddalina la Fatina e Mediterranea Brescia è stata un successo: sabato abbiamo trascorso il pomeriggio all’hotel Belvedere di Manerba, smistando pacchi e pacchi e pacchi di donazioni, preparandoli per la partenza verso Novara prima e Lesbo poi. Volontarie e volontari hanno sfornato torte e biscotti per la merenda, raccolto tutto il materiale donato, preparato e caricato valige e cartoni, etichettati con il contenuto diviso per generi. Sono arrivati abiti e scarpe invernali, coperte, sacchi a pelo, cibarie a lunga conservazione, pannolini, mascherine, valige e zaini pieni di asciugamani, maglioni, giacconi, calze, pentolame!
Da giorni avevamo capito che l’appello per aiutare Nawal Soufi, e i profughi in attesa di visto accampati sull’isola greca, aveva colpito tante persone, visto che in molti già ci avevano contattato per portarci valigie, sacche e cartoni pieni di beni di prima necessità, usati o comprati per l’occasione.
Lavorare sabato tutti insieme, avere appena il tempo di fermarsi per un sorso di chai o un biscotto, tutti col sorriso, tutti indaffarati e felici: questo per noi è il senso della collaborazione, dell’amicizia, della vicinanza.

C’è sempre qualcosa che non funziona, qualche allarme dell’ultimo minuto, colmato, risolto quasi magicamente da un’idea, una telefonata, un gesto di disponibilità. L’associazionismo è fatto di organizzazione, di preparazione, di persone che non si lasciano abbattere dagli ostacoli e lavorano in silenzio, senza farsi notare; altrettanto è fatto di incastri fortuiti, tenuti insieme da quella fortuna che aiuta gli audaci, o gli incoscienti, i generosi, che fanno tanto rumore per un po’ di sudore, ma solo perché sperano che certe risate possano portare quell’energia lontano, dove ce n’è più bisogno. Tutte le mani sono benvenute e tutte sono state fondamentali per la riuscita di questa giornata.
Due volontari hanno portato i furgoni, stipati a più non posso, al magazzino, aperto per l’occasione per accomodare chi il giorno dopo lavora: sono stati accolti da altre due persone che la domenica mattina non avevano altro di meglio da fare se non aiutare loro a caricare pallet. Speriamo che un po’ dell’impegno che le catene umane del volontariato ci mettono arrivi là dove un bisogno è quello dell’attenzione, oltre che di beni primari.

«Fine settimana – dicono infine le 6000 Sardine Lago di Garda e Salò e 6000 Sardine Brescia – terminato stanchi, felici di aver visto tante generosità in azione, soddisfatti della propria goccia nel mare, fino a che non viene un’idea a qualcuno, e allora la prossima volta potremmo… e si riparte. Grazie a tutti!

 

 

 

 

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