Biomasse di plastica usate per la depurazione sulle spiagge, la denuncia del WWF

DESENZANO - Sulle spiagge del basso Garda centinaia di strani, piccoli pezzi di plastica. Sono supporti di crescita della flora batterica che ha come compito la demolizione del materiale organico, usati in depurazione. Già nel 2013 dal depuratore di Tremosine ne finirono nel lago a migliaia. Vengono ancora da li?

Scrive il WWF Bergamo Brescia: «Era il 2013 quando sulle spiagge del basso Garda si trovarono a centinaia questi piccoli oggetti di plastica, la ricerca aveva portato al depuratore di Tremosine/Limone. Si trattava infatti di elementi chiamati “biomasse Ader” con cui funziona il depuratore che impiega la tecnologia Mbbr (MovingBedBiofilmReactor). Sono cioè il supporto di crescita della flora batterica che ha come compito la demolizione del materiale organico, rendendo possibile il riutilizzo delle acque così trattate.

Nessuno – continua WWF – ha mai dichiarato che si trattasse di un guasto ma di una possibile dispersione accidentale e GardaUno, ente gestore del depuratore, si rivolse alla ditta costruttrice chiedendo lumi. Non si è mai scoperta la causa e ne alcun colpevole ma una cosa invece è certa, dal 2013 le spiagge si continuano a riempire di questi oggetti di plastica, sembra non finiscano mai, abbiamo segnalato parecchie volte e i carabinieri forestali sembra abbiano aperto un fascicolo.

Questi oggetti che servirebbero per depurare finiscono invece per inquinare il lago e non possiamo più permetterlo. Oggi 10 novembre 2020 ne stiamo raccogliendo ancora una vagonata che sembra appena essere arrivata; la Zattera di Desenzano ne sta contando almeno 200 in soli 20 metri di spiaggia e in un piccolo porto, altri raccolti verso la spiaggia d’oro sempre a Desenzano. Non mancano segnalazioni della presenza anche nelle altre spiagge».

 

 

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