Trentino: l’allerta meteo è diventata arancione

TRENTINO - Dalle ore 18 di oggi, venerdì 4 dicembre, alle ore 12 di lunedì 7 dicembre l’allerta meteo emessa dalla Protezione civile è passata da gialla (ordinaria) a arancione (moderata).

L’allerta è per temporali, neve abbondante o a bassa quota, vento forte, temperatura bassa, con pericolo di natura idrogeologico e idraulico.

Il 2 dicembre è stata emessa l’allerta ordinaria (gialla) per neve abbondante, idrogeologica e idraulica. Oggi, venerdì, precipitazioni via via più diffuse e intense, con quota neve oltre 600 metri slm circa o sotto, in aumento dal tardo pomeriggio sera fino a circa 1000 metri a sud e a est, mentre a nord e ovest potrà continuare a nevicare intensamente anche a quote basse; attese cumulate di 40-70 centimetri o più di neve oltre 600 metri circa. Venti in intensificazione da sud con possibili raffiche superiori a 120 km/h in quota.

Sabato precipitazioni intense, diffuse e persistenti specie dal pomeriggio e a est, occasionalmente anche a carattere temporalesco; limite delle nevicate in aumento fino a 1200-1500 metri o più, specie dal pomeriggio, a sud e ad est; oltre 1600 metri circa sui settori orientali atteso più di un metro di neve, quantitativi inferiori altrove ed a quote inferiori; venti forti soprattutto in quota e dal pomeriggio.

Domenica previsione dei quantitativi ancora incerta ma sono probabili precipitazioni abbondanti specie al mattino.

A seguito dell’aggiornamento delle previsioni meteo e in base alle valutazioni emerse dal Dipartimento provinciale di protezione civile, si ritengono possibili, a partire dalle ore 18 di venerdì 4 dicembre, criticità dovute principalmente a:

  • accumuli importanti di neve sul terreno e sui tetti, con possibilità di aumento del carico anche a seguito di successive piogge, caduta di rami e alberi;
  • aumento del pericolo di valanghe, con possibili fenomeni di slittamento anche su rampe vicine alle strade poste a quote medio-alte;
  • erosioni e smottamenti nel reticolo idrografico, ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, allagamenti, frane e colate rapide;
  • forti raffiche di vento.

Tali criticità possono inoltre causare disagi ed effetti (anche interruzioni) sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi.

La Protezione civile comunica alla popolazione la necessità di:

  • ridurre il più possibile gli spostamenti e, nel caso risultino inevitabili, porre massima attenzione alle condizioni dei luoghi da percorre, anche con automezzi, evitando di immettersi in aree che presentino condizioni anomale o di pericolo, l’avvicinarsi ai corsi d’acqua, a zone depresse (conche e sottopassi), alle rampe ed ai versanti che possono subire valanghe o scivolamenti di neve o smottamenti nonché di sostare sotto gli alberi e i cornicioni degli edifici;
  • verificare la situazione della propria abitazione in merito al rischio idraulico e idrogeologico, evitando di sostare nei piani interrati e piani terra;
  • comunicare tempestivamente al numero unico 112 eventuali situazioni di emergenza.

Informazioni sulle norme di autoprotezione: http://www.protezionecivile.it/attivita-rischi/meteoidro/sei-preparato

► http://www.protezionecivile.tn.it/

 

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