Mai più fascismo e nazismo, sabato raccolta firme a Salò

SALO' - Sabato al mercato di Salò la raccolta firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare, lanciata dal Sindaco di Sant'Anna di Stazzema, "Mai più fascismo e nazismo".

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dell’Arci di Salò.

«Il Circolo ARCI di Salò – intitolato al salodiano Vittorio Zambarda, una delle vittime della bomba fascista di piazza Loggia del 1974 – dopo un 2020 che è stato un anno molto difficile per tutte le associazioni, spera in un 2021 di rilancio per tutte le realtà del territorio e lo fa aprendosi a collaborazioni con chi condivide i valori associativi Arci a partire dal riconoscimento dell’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza sui temi culturali, sociali, civili della propria comunità.

La prima opportunità di questa collaborazione è la campagna di raccolta firme, che nasce nel solco del lavoro per la difesa dei valori Costituzionale e per la Pace del Comune di Stazzema, città martire della furia omicida nazi-fascista durante la Resistenza, per una legge di iniziativa popolare che metta un freno alla propaganda fascista e nazista che ancora oggi ammorba il quadro culturale italiano.

Questo si rende necessario per il semplice fatto che la legislazione attuale non da strumenti per contrastare forme di apologia, spesso mascherate dietro la rievocazione storica, che alimentano ancora oggi e in modo evidente odi (non solo razziali e religiosi) forme reazionarie antidemocratiche e devianze violente che solo in parte la giustizia riesce a contenere.

La campagna “Mai più fascismo e nazismo” è un iniziativa di carattere popolare, con aderenti al comitato trasversali, presenti in tutta Italia.

A livello locale Arci ed Anpi Medio Garda, nel solco di una collaborazione storica, invitano tutti i cittadini a firmare questa proposta di legge recandosi nei propri comuni – ufficio anagrafe (controllando orari per eventuali limitazioni Covid).

Si segnala, per i residenti di Salò, che alcuni singoli cittadini aderenti al comitato hanno organizzato in modo autonomo un banchetto al mercato di Salò nella mattina di Sabato 20 febbraio (tra le 9.00 e le 13.30) e un momento di raccolta anche presso i locali del Circolo Arci (Salò – via Gasparo) domenica 14 marzo (tra le 10 e le 12.30).

Il tutto avverrà nel rispetto delle regole sanitarie in vigore. Hanno aderito a questa iniziativa salodiana anche l’associazione “Scelgo Salò” e il gruppo “6000 Sardine lago di Garda e Salò”.

Insieme rivolgono un appello alle Amministrazioni locali perché favoriscano e pubblicizzino la raccolta in atto in tutti i loro Comuni. Questa occasione dimostra come in modo trasversale e nella autonomia dei singoli soggetti, sia possibile collaborare su temi di interesse comune.

L’Arci si propone come contenitore per tali collaborazioni, mettendo a disposizione all’associazionismo del territorio la propria sede in via Gasparo per riunioni ed iniziative pubbliche.

Si può contattare il circolo tramite il Direttivo, il presidente Paolo Canipari ([email protected]) o tramite la mail [email protected]».

La legge di iniziativa popolare consta di due articoli: 

Art. 1.
1. Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente:
«Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici.

La pena di cui al primo comma è altresì aumentata di un terzo se il fatto è commesso con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico o razziale.

All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole: «sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».

Art. 2
1. Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente: “1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma 1, è aumentata del doppio.

 

 

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