Desenzano, ancora scintille sulla campagna vaccinale. La minoranza chiede un hub

DESENZANO DEL GARDA - Tema vaccini in Consiglio comunale. La minoranza chiede un hub vaccinale, supporto logistico ed organizzativo alle farmacie comunali, coinvolgimento dei medici di medicina generale e prenotazioni per la vaccinazione di soggetti fragili. Nuove critiche al presidente del Consiglio Polloni.

Pubblichiamo una nota dei consiglieri di minoranza Maffi Maurizio, Righetti Valentino, Parolini Sergio, Spiller Andrea, Bonanno Giustina e Bertoni Rodolfo.

«Nell’ultima seduta del Consiglio comunale la minoranza, che aveva presentato una mozione per discutere dell’organizzazione della campagna vaccinale all’interno del territorio della nostra città, è stata nuovamente sbeffeggiata e insultata dal Presidente del Consiglio che l’ha accusata di non conoscere le norme che regolamentano il funzionamento del Consiglio.

Il comportamento di Polloni, arbitrario, scorretto e non consono al ruolo ricoperto, è ormai noto e palese in ogni seduta, ed è diventato insostenibile ed insopportabile, perché viola il diritto di iniziativa della minoranza, previsto dalla normativa corrente. Un comportamento, su cui il Prefetto è stato messo puntualmente al corrente.

Le proposte della minoranza

Ma la minoranza, cogliendo la criticità di questo momento difficile, dopo aver stigmatizzato la poca serietà dell’Amministrazione in carica, che in questi tre primi mesi dell’anno è riuscita solo ad organizzare un servizio di prenotazione per gli ultraottantenni, un servizio di trasporto gratuito a Lonato, sede dell’hub più vicino, non per tutti gli anziani, ma solo per le persone in comprovata difficoltà, vale a dire per quelle prive di rete famigliare/sociale, accertata dai servizi sociali, e un supporto logistico al servizio di vaccinazione, dedicato al personale scolastico, presso il Raphael, è passata ad avanzare alcune proposte concrete, più che lecite, al Sindaco:

  1. impegnarsi in tutti i modi per far sì che anche a Desenzano sia istituito un hub vaccinale secondo le precise indicazioni che discendono dal Piano vaccinale nazionale (13 marzo), messo a punto dal Commissario straordinario, gen. Figliuolo, che parla di capillarizzazione dei punti vaccinali su tutto il territorio nazionale;
  2. fornire ogni supporto logistico ed organizzativo alle farmacie comunali per metterle nelle condizioni di procedere anch’esse nelle vaccinazioni, secondo quanto deciso prima da Regione Lombardia e recentemente dal governo, sapendo che l’ambiente delle farmacie è più familiare agli utenti, dunque si presta bene al bisogno;
  3. coinvolgere i Medici di medicina generale per la somministrazione di vaccini in primis ai soggetti più vulnerabili, affetti da gravi patologie, perché un accordo regionale prevede una premialità in termini economici per quei medici che accettano di incrementare la presenza oraria negli studi medici;
  4. incalzare e far pressione su ASST del Garda perché si proceda al più presto all’attivazione delle prenotazioni per la vaccinazione di soggetti fragili, che non siano ospitati in una struttura pubblica o privata: pazienti affetti da patologie gravi a domicilio.

Infine le bordate nei confronti della maggioranza Malinverno: «La maggioranza – questa la posizione della minoranza -, invece di discutere, ha risposto in modo piccato che più di così non poteva fare e ha continuato a polemizzare, sentendosi indenne da qualsiasi critica, e ha provato a far cadere ogni responsabilità su noi consiglieri di minoranza, arrivando addirittura a sostenere la strumentalità della nostra mozione per fare campagna elettorale. Per finire col realizzare un pasticcio chiamato prima Emendamento, poi Riformulazione della mozione, i consiglieri di maggioranza hanno stravolto il significato originario della stessa e con la forza dei numeri se la sono votata. Ci domandiamo se questo può essere il comportamento serio di un’ Amministrazione che deve fornire un doveroso sostegno istituzionale ai propri concittadini in questi momenti così particolari di pandemia. Lasciamo allora che siano questi ultimi a verificare ciò che è stato realmente fatto a Desenzano per la campagna vaccinale e a giudicare l’operato di questa Amministrazione».

 

 

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