Arco, vaccinati utenti e operatori di Anffas Trentino onlus

ARCO - Nella mattina di giovedì primo aprile il personale medico e infermieristico di Anffas Trentino onlus si è recato nei Centri di Arco, dove ha vaccinato 97 tra utenti e operatori.

Gli utenti di Anffas (L’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale) sono stati classificati nel piano vaccinale della Provincia come soggetti ad elevata fragilità e inseriti nella seconda fase, immediatamente dopo operatori sanitari e socio-sanitari, operatori e ospiti delle residenze sanitarie per anziani e ultraottantenni.

La vaccinazione è stata effettuata da Anffas Trentino in tre giornate per tutti i centri della provincia; ultimi, giovedì mattina, i Centri di Arco e di Tione. Il vaccino utilizzato è il Pfizer-BioNTech, che prevede il richiamo dopo almeno 21 giorni. Ad Arco la vaccinazione, organizzata a gruppi di 18 persone a distanza di un quarto d’ora, ha richiesto circa un’ora e mezzo.

«È un bel segno di speranza in vista della Pasqua -commenta il responsabile dei servizi di Arco Gianluca Carrara- sia per utenti e operatori, sia per le famiglie, che adesso possono guardare al futuro con più serenità. È stato davvero un bel momento, anche per i nostri ragazzi, come chiamiamo affettuosamente gli utenti, che lo hanno vissuto quasi come una festa. Ora sono certo che la Pasqua sarà per tutti più bella. È stata una campagna vaccinale impegnativa, un grande grazie al dott. Marco Clerici, direttore sanitario di Nuova Casa Serena, alla dott.ssa Mariella Bonzanini, vicepresidente di Anffas Trentino, e un altro grandissimo grazie ai nostri infermieri Marilena, Veronica, Simone e a tutta l’equipe di Nuova Casa Serena guidata da Roberta, che si sono davvero fatti in quattro. E anche agli utenti, che hanno affrontato la vaccinazione con tanta serenità».

«Una piccola, grande notizia che ci fa bene e ci rende più gioiosa una Pasqua altrimenti ancora appesantita dalla pandemia e dalle restrizioni -commenta il sindaco Alessandro Betta- e un segno di civiltà che si tende a sottovalutare. Il nostro territorio si sta muovendo bene, con responsabilità ed efficacia, e soprattutto si è dato delle priorità precise, ovvero tutelare prima di tutti le persone fragili e quelle in prima linea. Ma anche i vaccini sono una bellissima notizia che tendiamo a sottovalutare, preferendo mille polemiche inutili: solo pochi mesi fa non eravamo nemmeno certi che ci sarebbero stati, e ora ci sono e funzionano, e presto saranno disponibili in quantità adeguata. Il mio augurio di buona Pasqua, che rivolgo sentitamente a tutte e a tutti, lo unisco alla raccomandazione di stringere i denti ancora qualche tempo e di fare la propria parte evitando comportamenti a rischio; solo così finalmente usciremo da questa terribile emergenza. Cosa che, ne sono sicuro, accadrà presto».

 

 

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