Sanità a Desenzano, le preoccupazioni del PD

DESENZANO DEL GARDA - Incontro tra Gruppo Sanità del circolo PD e  sindacati dell'Asst Garda su carenza di personale e altre criticità. Preoccupa l'«incertezza sulla situazione infrastrutturale del presidio ospedaliero di Desenzano».

«Il Gruppo Sanità del Circolo del Partito Democratico di Desenzano insieme ai Consiglieri Comunali del PD Bernardo Comini ed Andrea Palmerini – si legge in una nota diffusa dal circolo desenzanese – ha incontrato le delegazioni sindacali dell’ASST del Garda CGIL, CISL, UIL E NURSIND per discutere della situazione nella quale si trova l’Azienda Sanitaria, anche alla luce delle recenti comunicazioni a mezzo stampa.

Il confronto ha interessato sia la situazione generale di difficoltà operativa nella quale si trova l’Azienda Sanitaria, sia lo stato particolare nel quale versa il Presidio di Desenzano nel far fronte alle esigenze della propria utenza.

Al di là dell’impatto che le politiche regionali sulla sanità attuate negli ultimi due decenni hanno prodotto sull’operatività dell’ASST gardesana, come in tutti gli enti sanitari pubblici della Lombardia, il dibattito ha affrontato in particolare le peculiarità dell’ASST del Garda soffermandosi con attenzione sulle criticità proprie dell’Azienda.

In primo luogo, sono state evidenziate le gravi difficoltà legate alla carenza del personale sanitario a tutti i livelli, che costringe tutti gli operatori ad un surplus di attività allo scopo di garantire livelli adeguati di servizio, con la conseguente riduzione della fruizione di ferie e riposi che si accumulano a livelli che vanno ben oltre quelli di guardia, e che vanno ad incidere pesantemente sul personale già gravemente provato dai due anni di pandemia gestiti in prima linea.

Sotto questo punto di vista i concorsi banditi finora non hanno permesso di reintegrare l’organico, se non in minima parte ed a livelli insufficienti a far fronte alla continua emorragia di operatori a tutti i livelli, che spesso abbandonano il servizio pubblico verso situazioni lavorative più allettanti e/o gratificanti.

A tal riguardo è utile ricordare il fenomeno degli operatori sanitari a gettone, spesso gestiti da cooperative, che vanno a coprire in modo non sempre correttamente controllato e verificato le carenze di personale anche in reparti chiave quali il Pronto Soccorso, fenomeno evidenziato recentemente da numerose inchieste giornalistiche.

D’altro lato la crescente incertezza sulla situazione infrastrutturale del presidio ospedaliero di Desenzano, con le notizie in merito alla costruzione di un nuovo ospedale e quella non meno preoccupante sulla ricostruzione del presidio di Lonato, rendono il futuro dei servizi sanitari offerti tutt’altro che chiaramente definito, elemento ancora più grave nel contesto di uno dei più importanti bacini turistici d’Italia.

A tutto ciò si aggiunge l’esigenza di garantire gli ulteriori adempimenti che la legge regionale 22/2021 di riforma della Sanità in Lombardia ha posto in capo alle ex Aziende Ospedaliere, che devono ora farsi carico dell’assistenza e dei servizi socio sanitari territoriali, in un quadro non ben definito di oneri e risorse per realizzare, attivare e condurre gli Ospedali di Comunità e le Case della Comunità, richiedendo ulteriore e gravoso impegno.

In questo contesto il Partito Democratico di Desenzano – conclude il comunicato -, nell’esprimere la propria gratitudine all’impegno degli operatori nel garantire un servizio pubblico essenziale, intende promuovere concrete iniziative volte a coinvolgere tutte le forze istituzionali e civili del territorio per sollecitare fattivamente una politica strategica di rilancio dell’ASST del Garda fatta di piani concreti ed azioni efficaci, tese a rilanciare l’Azienda nel garantire un servizio ai migliori livelli per la propria utenza».

L’ingresso principale dell’ospedale di Desenzano.

 

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