Desenzano, Pd: “A rischio la rassegna dell’antiquariato”

DESENZANO DEL GARDA - Il gruppo consiliare del Partito Democratico interviene con un’interrogazione chiedendo informazioni al Sindaco e all’assessore Plodari in merito alla Rassegna dell’antiquariato.

Il primo appuntamento con il tradizionale evento organizzato dal Comune che da oltre 50 anni si svolge le prime domeniche del mese da marzo a giugno è in calendario domenica 5 marzo, ma sulla rassegna soffiano venti di polemica.

 

Il Partito Democratico: “Requisiti troppo stringenti”

Il gruppo PD, per voce della sua consigliera Beatrice Gabusi, si dice infatti «preoccupato da alcune segnalazioni degli hobbisti a seguito della pubblicazione del bando in data 20 gennaio 2023 che richiede requisiti più stringenti rispetto a quelli degli anni precedenti e rende difficoltosa la loro partecipazione dati anche i tempi ridotti”.

“Da anni la Rassegna dell’antiquariato costituisce una tradizione della nostra città – afferma Gabusi – e l’introduzione di questi nuovi requisiti non agevola la partecipazione degli hobbisti che rappresentano l’abbondante maggioranza degli espositori. Senza la loro presenza la Rassegna diventerebbe un evento di tutt’altra entità”.

“Chiediamo quindi all’amministrazione la motivazioni che hanno portato all’introduzione di questi criteri– prosegue Gabusi – considerato che potrebbero mettere a rischio la realizzazione della rassegna che rappresenta un’importante offerta turistica e culturale che attira sul territorio desenzanese numerosi appassionati del genere”.

“Nel caso di ridotta partecipazione degli espositori all’evento per i motivi sopra indicati – conclude Gabusi – chiediamo all’amministrazione come si intende sopperire a tale situazione che modificherebbe l’assetto e l’entità dell’evento stesso che è alle porte poiché la data di inizio è prevista per questa domenica 5 marzo”.

La replica del sindaco: “Rispettiamo la legge”

Il sindaco Guido Malinverno ha dichiarato al Giornale di Brescia: «Il bando e i criteri in esso contenuti sono stati predisposti dagli uffici comunali sulla base della normativa vigente: non ci siamo sognati che occorra la partita Iva. Inoltre nessuna restrizione è stata richiesta dalla politica. Il tema non è politico, quanto piuttosto amministrativo. Per cui l’interrogazione del Pd non è pertinente».

Ha aggiunto Malinverno: «So che in Veneto la Regione ha disciplinato tali questioni, cosa che non è ancora accaduta in Lombardia, per cui al momento gli uffici si attengono alla normativa vigente. So anche che in alcune località si fa finta di niente e gli hobbisti vengono ammessi a prescindere dalla partita Iva. A Desenzano non può accadere, si segue la legge. Se la consigliera Gabusi è a conoscenza di normative diverse, ce le comunichi».

 

 

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