Mario Pedini, da Montichiari al mondo

MONTICHIARI - Sabato 11 novembre alle 10 in sala consiliare un convegno nel 20° della morte del senatore Mario Pedini e a 60 anni dalla nascita della Fondazione Amedeo Pedini.

Deputato democristiano dal 1953 al 1968, Mario Pedini ha ricoperto vari incarichi di governo. E’ stato tra l’altro Ministro per i beni culturali e ambientali e Ministro della pubblica istruzione. È stato inoltre membro del Parlamento europeo.

A lui si deve la “Legge Pedini” sul volontariato del 1966, che consentiva ai giovani di poter scegliere tra il servizio militare e servizio civile nei Paesi in via di sviluppo.

La figura di Mario Pedini sarà ricordata sabato 11 novembre alle 10 in sala consiliare nel convegno organizzato dal Comune di Montichiari (www.montichiari.it/it) nel 20° della morte del senatore Mario Pedini e a 60 anni dalla nascita della Fondazione Amedeo Pedini.

Programma

  • Saluti introduttivi dell’Assessore alla Cultura Angela Franzoni
  • Relazione di Tonino Zana, giornalista e scrittore, sull’uomo e sul politico Mario Pedini, tra Montichiari, Italia, Europa, Africa.
  • Intervento dell’ing. Enrico Pedini sul ruolo della Fondazione Pedini
  • Saluti conclusivi del Sindaco Marco Togni
  • Modera: Federico Migliorati, giornalista

Ai presenti sarà omaggiato un volume del senatore Mario Pedini. Ingresso libero e gratuito. Info: 030.9656289.

 

Mario Pedini (Montichiari 27/12/1918 – Roma 8/7/2003)

Nasce il 27 dicembre 1918 a Montichiari, figlio di Amedeo, originario di Finale Emilia, maestro elementare, direttore didattico e da Amalia Rossi, figlia del procuratore del Registro del paese.

Frequenta le scuole elementari a Montichiari, il liceo classico nella vicina Castiglione delle Stiviere e l’università a Pavia con laurea in Storia e Filosofia nel 1943 e poi in Giurisprudenza, divenendo al contempo  insegnante e preside della scuola media,  procuratore legale.

Nel 1943 si sposa con Amalia Gavazzi, maestra elementare con cui  ebbe due figli: Enrico e MariaTeresa.
Nel dopoguerra si avvicina alla Democrazia Cristiana divenendo a Brescia segretario organizzativo e provinciale. Nell’evoluzione del suo intenso impegno politico con la D.C. si succedono l’inserimento nel Parlamento Italiano – Camera e Senato – deputato, senatore, sottosegretario, ministro,  dal 1953 al 1979 e nell’assemblea della Comunità europea dal 1959 al 1978, con incarichi governativi, comunitari e internazionali.

Incarichi di governo:

  • 1968 –  Sottosegretario per la Ricerca Scientifica ( Governo Leone)
  • 1969 – 1976 –  Sottosegretario agli Affari Esteri ( Ministri Nenni, Moro, Medici)
  • 1975 – 1978 –  Ministro per la Ricerca Scientifica ( Governi Moro, Andreotti)
  • 1976 – 1978 –  Ministro per i Beni Culturali e Ambientali ( Governi Moro, Andreotti)
  • 1978 – 1979 –  Ministro della Pubblica Istruzione e Università ( Governo Andreotti)
  • In tale periodo per sua iniziativa diventano operanti le leggi da lui promosse per il volontariato e la cooperazione allo sviluppo con i paesi africani. Come sottosegretario agli esteri ottenne la liberazione di tecnici nel Biafra in Nigeria e tedeschi in Guinea, azioni per le quali ebbe conferita nel 2005 dal Presidente Ciampi la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.

Incarichi comunitari

1953 – 1968 – Delegato all’assemblea parlamentare europea, presidente della Commissione Energia e Ricerca. Nel 1965 Relatore alla  Conferenza per l’associazione tra la C.E.E. e i paesi africani ACP.
1978 – 1984 –  Membro del Parlamento europeo, Presidente della Commissione ” Cultura e Gioventù” e della Delegazione per  l’ America Latina, membro del Consiglio Consultivo della Convenzione di Lomè dal 1986 al 1994-

E’ stato anche membro del Consiglio Scientifico dell’Enciclopedia Italiana  ( 1983 -1993 ) e presidente dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia  ( 1979 – 1986 ), dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico ( 1986 – 1995 ), del C.D.A. dell’ Astaldi Spa  azienda operante nei grandi lavori ( 1996 – 2001 ). dell’Assafrica  ( Associazione Confindustriale delle imprese che operano in Africa ) e della commissione per l’ edizione nazionale delle opere di Cesare Abba.

Uscito definitivamente dalla politica attiva nel 1984, continuò ad essere impegnato nel campo della cultura, docente incaricato di economia delle comunità europee all’università di Parma, con una intensa attività giornalistica, collaborando a quotidiani, riviste specializzate e pubblicistica, con la redazione di libri a carattere politico, economico e memorialistico, nonché nel campo dell’economia e del lavoro per l’assistenza e la promozione di imprese italiane in Africa ed America Latina, avvalendosi dei molteplici rapporti amichevoli che aveva positivamente costruito e conservato  negli anni.

L’amore per la musica, ed in particolare per il pianoforte, fu una costante di tutta la  vita e lo strumento, oltre regalargli momenti di serenità, lo portò a confrontarsi con tanti appassionati anche in occasioni ufficiali.
Rimase sempre profondamente legato alla sua terra d’origine ed in particolare al suo paese per il quale profuse grande impegno nel promuoverne lo sviluppo. A lui va ascritto, tra l’altro, il merito di aver avviato il “Centro Fiera del Garda” a Montichiari.  

Morì, come ebbe a scrivere Andreotti nella sua  commemorazione, non da vecchio, ma giovanilmente nuotando in  piscina con ampie bracciate in una calda serata romana, l’8 luglio 2003

 

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