Paradisi proibiti. Storie di sesso, alcol e droga nelle opere d’arte

CALVAGESE DELLA RIVIERA - La Diana dipinta da Ceruti: dalla Collezione Sorlini alle pagine di “Paradisi Proibiti”. Al MarteS l’incontro con l’autore Claudio Pescio.

Giovedì 15 febbraio alle 21 Claudio Pescio, giornalista, critico d’arte e direttore del mensile “Art e Dossier” sarà ospite del Museo d’Arte Sorlini per la presentazione del suo ultimo libro “Paradisi proibiti. Storie di sesso, alcol e droga nelle opere d’arte” (Giunti editore, 2023).

Nel volume è pubblicata l’opera Diana e le ninfe sorprese da Atteone di proprietà della Fondazione Luciano Sorlini. La presentazione si terrà nel Salone di Diana, al piano nobile di Palazzo Sorlini a Calvagese delle Riviera (BS), al cospetto dell’opera ivi esposta in modo permanente.

Ingresso gratuito. Prenotazione sul sito www.museomartes.com.

 

Diana e le ninfe sorprese da Atteone

Ha ispirato la grande mostra realizzata dal MarteS nell’anno in cui Brescia e Bergamo sono state insignite del ruolo di Capitale Italiana della Cultura (Per Diana! Giacomo Ceruti, Capolavori tra Lombardia e Veneto, 5 maggio – 30 luglio 2023, ne avevamo scritto qui), giunse in terra bresciana grazie all’intuito dell’imprenditore e collezionista bresciano Luciano Sorlini ed è considerata l’opera manifesto della maturità artistica di Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto, con l’adesione del pittore alla grande pittura veneta del Settecento dopo il cambiamento geografico, stilistico e di committenza.

È la grande opera Diana e le ninfe sorprese da Atteone (1740-1743) – parte della Collezione permanente del Museo d’Arte Sorlini di Calvagese della Riviera (BS) – pubblicata a doppia pagina nel libro “PARADISI PROIBITI. Storie di sesso, alcool e droga nelle opere d’arte”. L’autore, il giornalista, storico dell’arte e direttore del mensile “Art e Dossier” Claudio Pescio, giovedì 15 febbraio, alle ore 21, sarà ospite del Museo bresciano per la presentazione del volume.

Giacomo Ceruti Diana e le ninfe sorprese da Atteone, 1740-1743 circa Olio su tela, 203 x 620 cm Calvagese della Riviera, MarteS – Museo d’Arte Sorlini (deposito della Famiglia Sorlini).

 

Un capolavoro del Pitocchetto

Il fregio raffigura una scena tratta delle Metamorfosi di Ovidio ed è esposto in modo permanente nel Salone di Diana al piano nobile del MarteS. L’opera è conservata nella provincia bresciana a partire dal 2007, dopo che l’imprenditore e collezionista Luciano Sorlini la acquisì nel contesto di un’asta internazionale, nel periodo in cui decise d’istituire un ente cui affidare il mantenimento della propria straordinaria collezione: la Fondazione Luciano Sorlini.

Considerata dalla storiografia artistica un vero e proprio capolavoro, l’opera è l’emblema dell’evoluzione stilistica di Ceruti, avvenuta in seguito al soggiorno in Veneto. A contatto col collezionismo della laguna, Ceruti comprese infatti che la pittura più richiesta dalla ricca committenza del luogo era quella aggiornata al gusto veneziano (come Giovan Battista Pittoni o Tiepolo) o dei grandi maestri internazionali, come gli esponenti della pittura rococò francese.

Abbandonata la stagione pauperistica “bresciana” dei Pitocchi, l’attenzione del Pitocchetto sisposta quindi dagli umili, dai popolani e dalla pittura “di polvere e di stracci”, in direzione di soggetti di carattere mitologico e di storia, contraddistinti da cromie squillanti e dal raggiungimento di un pittoricismo tipicamente veneto. L’opera, eccezionale per il formato di oltre 12 metri quadri, appartiene ad un ciclo composto da altre due tele dedicate alle storie di Diana, commissionata dalla famiglia Calderara per l’omonimo Palazzo milanese. Quella del MarteS, è l’unica accessibile al pubblico grazie alla volontà Sorlini.

Giacomo Ceruti (Milano, 1698-1767). Diana e le ninfe sorprese da Atteone, 1740-1743 circa. Olio su tela, 203 x 620 cm. Calvagese della Riviera, MarteS – Museo d’Arte Sorlini (deposito della Famiglia Sorlini).

 

Il libro

PARADISI PROIBITI Storie di sesso, alcool e droga nelle opere d’arte Giunti Editore (ottobre 2023) Collana Varia Arte, pp. 272 a colori – euro 29 Strane e curiose storie di paradisi posticci, provvisori, pericolosi e immaginari.

Trasgressioni, passioni nascoste, furtive vie di fuga, fragili illusioni, piaceri peccaminosi. Stereotipi maschili e rivendicazioni femminili. La dimensione dello scandalo e i fantasmi erotici dell’Occidente tra Rinascimento e primo Novecento.

 

L’autore

CLAUDIO PESCIO giornalista, storico dell’arte, è il direttore del mensile “Art e Dossier”. È uno specialista di arte fiamminga e olandese, temi sui quali ha scritto numerosi articoli. È autore di pubblicazioni sulla pittura olandese del Secolo d’oro, Rembrandt, Vermeer, Frans Hals, Jan van Eyck, Hugo van der Goes, la pittura fiamminga del Quattrocento. Ha curato due manuali di storia dell’arte per le scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Claudio Pescio.
Claudio Pescio.

 

Il museo

LA COLLEZIONE SORLINI Composta da 184 opere scelte dall’imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015) in quasi cinquant’anni di appassionata ricerca ed incursioni sul mercato antiquario, la Collezione Sorlini costituisce oggi una delle maggiori raccolte italiane di pittura figurativa veneta e veneziana del XVII e XVIII secolo, resa accessibile al pubblico grazie all’apertura del MARTES Museo d’Arte Sorlini nel 2018.

La Collezione Sorlini è votata al Settecento veneziano e riflette precisamente gli interessi del “Signor Luciano Nei 14 ambienti espositivi di Palazzo Sorlini è possibile rendersi conto delle preferenze accordate dal Collezionistaimprenditore bresciano rispetto ai soggetti erotici che esprimono tutta la sensualità delle Donne, autentiche protagoniste di questa non comune “pinacoteca privata” che comprende opere di Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera, Pittoni, Diziani, Molinari, Bellucci, Fontebasso e molti altri.

Palazzo Sorlini a Calvagese della Riviera, sede del MarteS foto ratta dalla pagina Facebook della Fondazione).

 

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