Trimelone, l’isola che c’è

SAN MARTINO BUON ALBERGO (VR) - Nel veronese la proiezione di «Trimelone, l’isola che c’è», il documentario di Mauro Vittorio Quattrina. Sarà presente il regista, ingresso libero.

Sembra una nave che solca le acque dell’alto Garda. Ed è un luogo ricco di storie e leggende, dalla presenza degli antichi romani all’ultima intervista di Mussolini prima di morire (ne abbiamo scritto qui), dall’esplosione del deposito di munizioni alla bonifica.

La storia di questo isolotto situato di fronte a Brenzone, tra Cassone ed Assenza, a circa 300 m dalla costa, che si estende per circa 260 m di lunghezza per una larghezza approssimativa di 60 m, è ora ripercorsa in un interessante docufilm, ennesima produzione del regista (e storico) veronese Mauro Vittorio Quattrina.

Il video sarà proiettato questa sera, lunedì 4, a San Martino Buon albergo, nel Veronese. Per restare aggiornati sulle prossime proiezioni è possibile seguire la pagina Facebook del regista.

 

 

La storia dell’isolotto bunker

L’isolotto del Garda veronese, lungo 260 metri, situato a 300 metri dalla riva, quasi di fronte alla località Assenza, nel 1909 venne adibito a deposito munizioni.

Poi, a partire dagli anni Trenta, le strutture sull’isolotto vennero utilizzate da un’impresa privata per lo scaricamento di materiale esplosivo di origine bellica.

Quest’isola è stata per molti decenni militarizzata ed adibita a polveriera naturale.

La notte del 5 ottobre 1954 un’esplosione uccise il guardiano e provocò la dispersione in acqua di tonnellate di pericoloso materiale bellico. Il botto fu così violento da proiettare rocce e manufatti del peso di oltre 15 tonnellate nel lago, depositando su tutto il fondale attorno all’isola migliaia di ordigni e casse di esplosivo di ogni tipo.

Venne quindi emesso un divieto di accesso, navigazione, balneazione, immersione e pesca che riguarda l’isola e l’immediato circondario. Ma non tutti rispettano il divieto di approdo. C’è chi, a proprio rischio, va alla collezione di reperti.

L’isolotto del Trimelone (foto tratta dalla pagina Facebook di Mauro Vittorio Quattrina).

 

La bonifica

Negli ultimi decenni le operazioni di bonifica dell’isola sono proseguite a più riprese ed ora l’isoletta è «bomb free». È stata bonificata ma è ancora interdetta ad ogni attività.

Dal 2004, quando è iniziata la bonifica dell’isola, fino al 2021, al suo termine, sono stati rimossi 24.700 ordigni tra bombe, granate, materiale plastico e T4. La bonifica è dunque terminata e certificata.

Ma ancora l’isola è dichiarata off limits.

La catalogazione degli ordigni ripescati al Trimelone.

 

La curiosità: sul Trimelone l’ultima intervista al duce

Il 20 marzo 1945, quaranta giorni prima di piazzale Loreto, il duce si fece intervistare dal giornalista di regime Ivanoe Fossani.

Non è dato sapere perché, ma per quella che poi si rivelerà l’ultima intervista Mussolini scelse l’isolotto del Trimelone, al largo di Assenza di Brenzone, sul Garda veronese, a pochi minuti di motoscafo da Villa Feltrinelli, la residenza privata di Mussolini durante i 600 giorni della Rsi.

Il discorso fatto da un duce irriconoscibile venne pubblicato qualche anno dopo, nel 1952 dalla Casa editrice Latinità, nel libro di Fossani intitolato “Mussolini si confessa alle stelle: straordinaria avventura all’isola Trimellone”.

Leggi qui l’intervista.

L’isolotto del Trimelone fotografato dall’altopiano di Tignale, sulla riviera bresciana.

 

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