A Riva del Garda c’è il pane sospeso

RIVA DEL GARDA - Ha preso spunto dal caffè sospeso, l’antica usanza napoletana di pagare, al bar, il proprio caffè più un altro, per chi verrà e non se lo può permettere. A Riva c'è il pane sospeso, ovvero la possibilità, acquistando il pane, di lasciare alcuni panini pagati per chi si trova in difficoltà.

Il “pane sospeso” è realtà anche a Riva del Garda. L’iniziativa, nata da una mozione consiliare della consigliera Isabella Iandarino, che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità nella seduta del 27 giugno, è stata realizzata dal Comune di Riva del Garda (assessorato alle politiche sociali, familiari e per i giovani) in collaborazione con Confcommercio Alto Garda e Ledro e Coop Alto Garda.

L’iniziativa sarà attiva dai primi giorni di dicembre nei tre punti vendita Coop di Riva del Garda (in piazza Mimosa, in viale Pilati e in viale Rovereto al Blue Garden), nei panifici San Giacomo (nel punto vendita di viale Trento) e Corraini (in via Martini), all’Agraria Riva, al KeGusti Bakery Cafe (in via Florida), al negozio di alimentari senza glutine Marea (in viale Trento), al Market Frizzera in via Ardaro e al ristorante-panetteria Panem in viale Roma.

La procedura è di due tipi (per ottemperare alla normativa fiscale): una per i tre punti vendita Coop e una per gli altri negozi. Nei primi sarà possibile acquistare un pane di tipo comune disponibile in confezioni già pronte con prezzo etichettato che chi desidera donare comprerà, pagherà alla cassa e depositerà in un apposito contenitore dedicato (riconoscibile per i logo dell’iniziativa, la foto di un sacchetto di pane e di un panino con la scritta «pane sospeso», visibile anche all’entrata). Oltre alle donazioni spontanee, la Coop ogni mattina metterà a disposizione con oneri a proprio carico cinque sacchetti contenenti una pagnotta di pane comune di 300 grammi, prodotta appositamente dal panificio San Giacomo di Riva del Garda. Nei negozi al dettaglio invece saranno esposti sul banco di vendita dei contenitori di vetro (ugualmente caratterizzati dal logo di riconoscimento) in cui i clienti potranno lasciare il resto o comunque qualche moneta o banconota a propria discrezione, con i quali sarà pagato, fino all’importo disponibile, il pane sospeso (non più di dieci pezzi di pane comune per ogni soggetto o famiglia), con rilascio dello scontrino fiscale al beneficiario.

 

La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è tenuta nella mattina di martedì 19 novembre in municipio a Riva del Garda, presenti l’assessora alle politiche sociali, familiari e per i giovani Lucia Gatti, la consigliera comunale Isabella Iandarino, il presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro Claudio Miorelli, per Coop Alto Garda Paolo Santuliana (presidente) e Gianni Simonelli (membro del cda), e per il panificio San Giacomo Maurizio Benini.

Hanno detto:

Assessora Lucia Gatti: «L’iniziativa, che partirà nei primi di dicembre in via sperimentale per un anno, fa leva sulla sensibilità di persone che possono lasciare pagato del pane per altre persone che ne hanno bisogno. La mozione è stata votata all’unanimità, dimostrando la sensibilità del Consiglio comunale verso una problematica di stretta attualità, che già a livello nazionale ha portato in alcuni Comuni a questo tipo di risposta. L’Amministrazione comunale ha svolto la parte pratica, in particolare contattando Confcommercio e Coop, presso i quali è stata trovato un sostegno immediato, così come da parte degli esercenti che hanno aderito, dimostrando una comune attenzione a tutti i bisogni del territorio e soprattutto la volontà di attivarsi per dare una risposta. In tutti i punti vendita aderenti ci sarà la locandina, ben visibile per chi è interessato a donare e per chi ha bisogno di avere il pane. Faremo una sperimentazione di un anno e quindi la verifica, vedremo se, in base all’esperienza, ci saranno stimoli ad apportare modifiche. Ma intanto la parte principale è fattta e ora l’importante è partire; tra un anno sarà importante essere capaci di fare un bilancio e una riflessione, per modificare se necessario».

Consigliera comunale Isabella Iandarino: «Sono partita da uno stato di bisogno che è riconosciuto e in cui versano tante persone, anche nel nostro territorio, che pure è privilegiato perché ha tante attività economiche e c’è lavoro; ma nonostante questo esistono delle sacche di povertà. Ringrazio Antonia Romano, che ha proposto questa mozione a Trento: l’ho contattata, sono partita dalla sua proposta e l’ho contestualizzata nel nostro territorio, puntando a creare una rete di solidarietà, senza la quale l’iniziativa temo non funzionerebbe. L’elemento positivo è stato trovare in Consiglio comunale la sensibilità e la disponibilità necessarie; ringrazio tutti i consiglieri e ringrazio l’assessora Gatti e gli uffici comunali, che si sono attivati per dare attuazione alla mozione. Voglio anche ringraziare gli aderenti, senza il cui impegno la mozione sarebbe rimasta solo sulla carta. È una sperimentazione e noi tutti siamo disposti a modificare il progetto, perché funzioni davvero. Ed è anche possibile che altri progetti seguano a questo, penso ad esempio al pasto sospeso, per dare il maggior aiuto possibile a chi si trova in difficoltà».

Presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro Claudio Miorelli: «Quando l’assessora Gatti mi ha chiamato, subito mi sono messo in moto e da Confcommercio ho ottenuto una disponibilità totale. Siamo tutti convinti che sia importante fare la propria parte per aiutare chi ne ha bisogno, e tutti hanno aderito, non solo i due panifici della città ma anche altri negozi. Un sostegno convinto l’ho avuto anche dall’associazione panificatori provinciale».

Presidente di Coop Alto Garda Paolo Santuliana: «La Coop ha aderito subito con entusiasmo, teniamo presente che la ricaduta sociale di Coop è elevata, e nonostante le problematiche note, negli ultimi tempi si sta risollevando. Negli ultimi anni è mancata la vicinanza al mondo dell’associazionismo, su questo piano ci stiamo riprendendo e già abbiamo avuto degli ottimi riscontri. Quella del pane sospeso è una iniziativa di cui siamo convinti, le persone che ne beneficeranno non saranno solo immigrati, come forse ci si potrebbe aspettare, ma ad averne bisogno saranno in molti, diversi dalla tipologia che noi definiremmo come bisognosi. Noi questa situazione di difficoltà e di bisogno nei nostri punti vendita su tutto il territorio la vediamo, ed è giusto fare tutto quello che possiamo, anche pensando ad altri progetti, come ad esempio il latte sospeso. Non solo: il pane sospeso inizia a Riva del Garda perché c’è stata l’iniziativa del Comune, ma non è detto che non si possa allargare ad altri Comuni».

 

 

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