Trentino, venerdì 15 maggio potranno riaprire i negozi

TRENTINO - La Giunta provinciale trentina ha deciso oggi, martedì 12, questa anticipazione rispetto al Governo nazionale. Il commercio al dettaglio riaprirà venerdì 15, in anticipo rispetto a quanto stabilito a livello nazionale.

Il commercio al dettaglio riaprirà in Trentino venerdì 15, in anticipo rispetto a quanto previsto dal Governo, che ha fissato la data di riapertura di queste attività, assieme ad altre, per il giorno lunedì 18 maggio.

La decisione è stata presa oggi dalla Giunta provinciale, sulla base di quanto stabilito dalla legge approvata in Consiglio due giorni fa, che consente alla Provincia autonoma di Trento di muoversi autonomamente in questo ambito rispetto al resto del Paese.

L’apertura delle altre attività – in particolare di ristoranti, bar e servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti – è prevista invece in Trentino per lunedì 18, in linea in questo caso con Roma.

Oggi nel frattempo si sono registrati 6 nuovi casi di contagio da Coronavirus secondo la nuova classificazione ministeriale, più altri 22 individuati grazie ai test: nessuno di questi in RSA. I decessi sono stati 2, entrambi all’interno di case di riposo. Il numero delle terapie intensive è sceso a 9. Infine sono 1678 i tamponi esaminati (clicca qui per la mappa interattiva del contagio in Trentino).

 

“Oggi – ha detto il presidente Maurizio Fugatti nella consueta conferenza stampa di aggiornamento dal Palazzo della Provincia – ci siamo recati presso i laboratori di microbiologia dell’ospedale Santa Chiara, che hanno effettuato finora 55.000 tamponi. Il Trentino è adesso al primo posto in Italia per tamponi effettuati in proporzione alla popolazione residente. Avere messo assieme le eccellenze del territorio, a partire dall’Università – con il Cibio – e dalla Fem, con l’obiettivo di arrivare a circa 2000 tamponi al giorno, è stato determinante. Da parte nostra va un sincero ringraziamento a queste realtà per il contributo dato al Trentino.

Oggi sono stato a Canazei – ha proseguito Fugatti – uno dei 5 comuni dove sono stati fatti i test sierologi ‘a tappeto’. Il 90% delle persone ha aderito allo screening, ma il 30% dei residenti ha anche potuto accedere al test con il tampone. Dati come questi ci confermano che siamo pronti ad affrontare la Fase 2, anche sotto questo profilo. Ricordo che Canazei, insieme all’intera val di Fassa, è stato colpito molto duramente dalla tempesta Vaia, ma ha saputo riprendersi. La visita di oggi ha rappresentato quindi per me una iniezione di fiducia; anche stavolta, non solo Canazei ma tutto il Trentino, ce la farà”.

Fugatti ha fornito inoltre qualche chiarimento ulteriore sull’ordinanza relativa ai comuni confinanti con il Veneto, adottata ieri. Il Governo non ha ancora fatto delle ipotesi di apertura relativamente al passaggio da una Regione all’altra. Il Trentino si è posto il tema del transito fra comuni confinanti, ovvero in particolare comuni trentini che “toccano” comuni appartenenti alla Regione Veneto. Solo all’interno di questo spazio, e per gli abitanti di questi comuni, è possibile varcare il confine, e solo per andare a trovare un congiunto. Qualche esempio: non è possibile andare da Rovereto, Ala o Avio a trovare un parente a Caprino Veronese, visto che non sono comuni confinanti. Ma chi abita ad Avio può andare a trovare un parente a Brentino Belluno o a Dolcé, e viceversa, perché questi comuni si “toccano”. Allo stesso modo, chi abita ad Imer può andare a Sovramonte o Lamon, e così via.

“Naturalmente non è ancora abbastanza – ha sottolineato Fugatti – ma è già qualcosa, e credo che con il presidente del Veneto Zaia siamo stati i primi a porci questo problema”.

 

 

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