Biogas, le richieste del Tar

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LONATO – Nuovo comunicato del Comitato Campagnoli, nel quale si illustrano la precisazioni richieste dal Tar. Martedì 23 incontro di discussione a Castiglione.

Diecimila firmatari, sette amministrazioni comunali, maggioranze e minoranze, partiti, movimenti ed associazioni di vario tipo e colore sono da tempo concordi sul “NO” al maxi impianto biogas proposto dalla ditta Valli in località Campagnoli di Lonato del Garda.

Tra gli oppositori, il Comitato Campagnoli, che sulla questione ha diffuso un comunicato. Lo proponiamo integralmente.

“Sul progetto, nonostante le continue integrazioni domandate all’azienda, gravano criticità, incertezze e lacune documentali mai risolte. Ora è lo stesso TAR a pretendere dalla Provincia ulteriori accertamenti prima di pronunciarsi sulla sospensione cautelare dei lavori di costruzione avanzata dai Comuni di Lonato, Desenzano e Castiglione insieme al Comitato Campagnoli.

E non si tratta di precisazioni di poco conto:

1) Innanzi tutto la produzione di biogas potrebbe essere ampiamente superiore (quasi il triplo) con la conseguente inattendibilità delle stime sulle ricadute ambientali. Il TAR chiede quindi di precisare se il vincolo operativo dei digestori è sufficiente a garantire che la produzione di biogas rispetti le soglie previste oppure se le emissioni rischino di essere incontrollabili in quanto subordinate alla pianificazione della produzione decisa volta per volta dai proprietari dell’impianto;

2) Occorre chiarire se in inverno si rendano necessari combustibili ausiliari per il mantenimento della temperatura dei digestori e l’impatto della dispersione del calore sull’ambiente nei mesi estivi. Va inoltre approfondita la possibilità d’introdurre un sistema di recupero del calore in eccesso;

3) Serve precisare se lo stringente limite imposto di ossidi di azoto sia effettivamente rispettato con le tecnologie ad oggi autorizzate o se ve ne siano di più efficaci;

4) Relativamente agli altri inquinanti, i limiti imposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale sono meno restrittivi di quelli stabiliti dalla delibera regionale di riferimento. Occorre quindi chiarire il motivo di tale scostamento. In ogni caso, ribadisce il TAR e giova sottolineare l’importanza di tale affermazione, ͞la tutela della della salute e dell’ambiente non dovrebbe dipendere da qualificazioni formali͟.

I chiarimenti richiesti dovranno essere depositati entro il 6 luglio, sottoscritti dai responsabili del Settore Territorio e dal Settore Ambiente, con la consultazione di ARPA e ASL. La trattazione in sede cautelare avverrà il 15 dello stesso mese.

La fiamma della speranza brilla con rinnovato vigore. L’importante è non arrendersi perché è troppo importante la posta in gioco.

Cogliamo l’occasione per comunicare che il Comitato ha organizzato un incontro di discussione e approfondimento sull’autorizzazione dell’impianto e sui potenziali impatti su ambiente e salute pubblica. L’evento è fissato per martedì 23 giugno alle 20.30 presso la sala congressi dell’Hotel Dunant, a Castiglione delle Stiviere, in via Donatori di Sangue.

Relatori della serata saranno il prof. Marino Ruzzenenti, famoso storico ambientale, e l’ing. Massimo Cerani, consulente ambientale per diversi enti pubblici”.

 

 

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