Base jumping, adrenalina dal Becco dell’Aquila

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RIVA DEL GARDA – Base Jumping, o più correttamente B.A.S.E. Jumping, è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto con un paracadute. A Riva del Garda lo si pratica dal “becco dell’Aquila”.

La sigla B.A.S.E sta per: buildings (edifici), antennas (torri), span (ponti) e earth (scogliere e montagne). Sono i luoghi dai quali i base jumper si gettano nel vuoto.

A causa dell’elevata pericolosità di questo sport, molti paesi hanno dichiarato illegale questa attività. Tuttavia, da quando ha iniziato a diffondersi l’utilizzo delle tute alari, la disciplina ha aumentato sensibilmente il livello di sicurezza, aumentando la distanza dai possibili ostacoli.

Il Base Jumping nasce già dall’inizio del Novecento, più precisamente nel 1912, data in cui venne effettuato uno dei più importanti e simbolici lanci di questo sport da parte di Frederick Law, il quale si lanciò nel vuoto dalla statua della Libertà.

La storia italiana del Base Jumping è direttamente collegata alla parete del Monte Brento, vicino alla località Dro. La località si trova a dieci chilometri a nord di Riva del Garda e, per fama, è la seconda parete in Europa destinata alla pratica di questa estrema forma di paracadutismo. Il Monte Brento con il suo tanto amato e temuto Becco dell’Aquila, infatti, offre a chi ama il Base Jumping circa 1200 metri di volo ed  uno dei lanci più facili e frequentati al mondo. La zona richiama infatti all’incirca 2000 coraggiosi appassionati ogni anno.
Guarda il video:

Wingsuit & Tracking BASE Jumps – Brento 2013 – YouTube.

Qui, invece, il servizio video realizzato dal quotidiano L’Adige, con l’intervista al base jumping Maurizio Di Palma.

 

 

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