Le ciclabili? Prima la Gardesana!

ALTO GARDA – Il sindaco di Tignale contesta le priorità di utilizzo dei fondi per i comuni di confini. Grandi risorse per le ciclabili, solo briciole per la martoriata Gardesana.

«Una meravigliosa ciclabile lungo il lago non può coesistere con una viabilità su strada totalmente inadeguata». Lo afferma il sindaco di Tignale, Franco Negri, contestando la scala di priorità individuata dagli amministratori locali per finanziare, tramite i fondi destinati ai Comuni di confine, i progetti strategici sul territorio altogardesano: 11,38 milioni per le ciclabili e solo “briciole”, 2,2 milioni, per la Gardesana.

Questa la proposta che il comitato territoriale (assessore regionale Parolini, consigliere provinciale Bressanelli, presidente della Comunità Montana Alto Garda e sindaci di Gargnano, Limone, Magasa, Tremosine, Tignale, Valvestino) ha deciso di sottoporre al Comitato di gestione per i fondi dei Comuni di confine per l’area dell’Alto Garda.

Tutti d’accordo, tranne Tignale. Negri si dice favorevole allo stanziamento di 0,4 milioni per la progettazione delle nuove gallerie sulla Gardesana verso Riva del Garda. È già più critico sulla proposta di stanziare 1,8 milioni per la progettazione esecutiva della galleria di Gargnano, sollecitando, per risparmiare, di «riprendere e riadattare, in base alle norme attuali, il progetto già esistente, risalente agli anno ’90, depositato in Comunità Montana». Quello che proprio contesta fermamente sono gli stanziamenti per le ciclabili: 1,38 milioni per il percorso “alto” tra il Garda e il lago d’Idro e 10 milioni per il tracciato “basso”, in riva al Benaco.

«Non contesto – dice Negri – che le ciclabili siano una buona opportunità per un territorio turistico, ma credo sia doveroso fare una disanima approfondita delle priorità. Prima di porre in essere progetti complementari allo sviluppo è necessaria la realizzazione di infrastrutture primarie, qual è la viabilità su strada».

Aggiunge il sindaco: «I miei cittadini hanno difficoltà a recarsi al lavoro, a scuola e ad afferire ai servizi sanitari, i turisti passano ore imbottigliati nel traffico e qui si propone di fare una ciclabile». Per Negri le priorità sono altre: «Lo sviluppo dell’alto Garda non può prescindere della sistemazione della viabilità. Fare una bella ciclabile a lago oggi sarebbe come dare un biglietto della prima alla Scala a chi non ha da mangiare».

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