Tarantasius, un drago alla conquista del Garda

LAGO DI GARDA – Martedì 3 maggio all’alba l’equipaggio della Canottieri Adda si è messo in rotta verso il Garda. 300 km di pagaiate e a bordo di un dragon boat, lungo l’Adda, il Po e il Mincio.

Il drago Tarantasius si è risvegliato dal letargo. Un anno dopo l’impresa Lodi-Venezia, eccolo riemergere dall’Adda per puntare dritto verso il Garda.

Tarantasius è un dragonboat, una grande canoa con la testa di drago su cui pagaia un equipaggio di diverse persone, che si accinge ad intraprendere una maratona fluviale di 300 km, da Lodi al Garda a colpi di pagaia, solcando Adda, Po e Mincio, per partecipare, domenica 8 maggio, al più importante evento remiero del lago, la Gardalonga (www.gardalonga.it) organizzata dalla Remiera di Toscolano Maderno, 25 km con arrivo e partenza a Maderno (quest’anno peraltro è abbinata ai campionati italiani di Dragonboat 5mila metri).

Nel maggio 2015 Tarantasius aveva pagaiato per oltre 400 km lungo Adda e Po, da Lodi a Venezia, per partecipare alla Vogalonga. Quest’anno c’è una nuova meta, “imposta” dall’armatore Marco Viani, salodiano doc e unico bresciano dell’equipaggio della Canottieri Adda che guiderà Tarantasius fino al grande lago.

Con Viani in equipaggio ci saranno il capitano Gilberto Campelli, il capovoga Paolo Zanoni, Paolo Vinzia, Fabio Catufi, Franco Avaldi, Franco Donzelli, Matteo Losi, Vittorio Riccaboni, Mario Spini e Luca Sangalli. «I primi quattro – dice Viani – hanno un passato sportivo nel mondo del canottaggio, gli altri sono semplici amatori».

La partenza è in programma all’alba di martedì 3 maggio. Arrivo previsto sul lago venerdì 6, dopo un breve trasferimento in auto da Goito, località raggiunta solcando le acque dei laghi di Mantova, a Peschiera. Tutta lacustre la navigazione di sabato 7, fino a Salò, con tappa serale sulle colline di San Michele, per recuperare e immagazzinare le necessarie energie per la Gardalonga di domenica con una ricca cena a base di spiedo all’agriturismo Valle.

Potete seguire l’impresa di Viani e soci sulla pagina Facebook «Tarantasius, il drago è tornato».

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