La seduzione e la repulsione in fiori e piante

TOSCOLANO MADERNO – I fiori, le piante e il mondo animale. In mostra nell’Orto botanico di Toscolano Maderno i sottili giochi di prestigio della natura.

La Rete degli Orti botanici della Lombardia (reteortibotanicilombardia.it) sarà all’Orto botanico G. E. Ghirardi di Toscolano Maderno dal 14 maggio al 30 giugno con la terza tappa della mostra itinerante dal titolo “Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono”, per poi proseguire negli altri quattro Orti botanici lombardi nel corso del 2016.

L’esposizione, patrocinata dal Comune di Toscolano Maderno, è a ingresso gratuito, ed è dedicata ai complessi meccanismi di seduzione e repulsione a fini riproduttivi e di sopravvivenza, messi in atto dal mondo vegetale. Un viaggio per conoscere i giochi di profumi e forme, l’uso di nettare e veleni per affascinare gli impollinatori e respingere gli aggressori.

L’esposizione verrà presentata presso l’Orto in via Religione 25 venerdì 13 maggio alle ore 17,00 con una visita guidata sia per la mostra sia nelle collezioni botaniche, resterà allestita fino al 30 giugno compresi i giorni della festa del solstizio d’estate, che quest’anno si tiene nel week end del 18 e 19 giugno.

Un’occasione per conoscere i segreti e le sottili tecniche di attrazione e di inganno delle piante attraverso una visione fitocentrica, ossia al di fuori della relazione con l’uomo. La mostra consiste in dieci sezioni espositive. Considerata la bella stagione sarà possibile vedere dal vivo nelle collezioni in Orto molte delle piante citate nei pannelli che compongono la mostra. Inoltre, alcune citazioni letterarie e poetiche forniranno agli spettatori uno spunto ulteriore di riflessione sui temi trattati.

Come fanno le piante a sedurre gli impollinatori e respingere gli aggressori? Ognuna ha un suo modo, ognuna una sua caratteristica peculiare con cui si approccia al mondo esterno. Spine, peli, profumi, rotondità, forme curiose, ingannevoli e colori, che per l’uomo sono pura realizzazione estetica, hanno uno specifico e funzionale motivo di esistere. Ci sono poi vere e proprie collaborazioni tra piante e animali, frutto dell’evoluzione di strategie riproduttive e di sopravvivenza. L’esposizione inviterà a scoprire quelle più curiose messe in atto dalla pianta, per permettere l’ottimizzazione delle proprie risorse. Tra i grandi prestigiatori della natura c’è l’orchidea, nelle sue diverse varietà dalle forme sinuose e colorate, di cui ogni strana geometria ha un senso pratico. Molte specie di orchidee del genere Ophrys sono prive di nettare ma la forma del labello, una sorta di petalo modificato, imita nel disegno e nella pelosità l’addome della femmina della specie impollinatrice ed emette un feromone che inganna l’insetto. Un’altra orchidea, Dracula chesteronii, simula la forma e il profumo di un fungo per attirare insetti che hanno questa golosità. Esistono anche fiori più generosi, come la Strelitzia che offre ghiotto nettare ad alcuni volatili e per evitare di avere i petali rovinati dalle loro ali, offre una vera e propria sporgenza di supporto dove questi possono appoggiarsi e cibarsi comodamente.

La Rete degli Orti botanici della Lombardia racconta, con questa esposizione al pubblico, anche la sua visione di seduzione e repulsione nei confronti del mondo delle piante: cosa affascina e cosa mette in allerta gli studiosi? La ciclicità e il rigenerarsi del mondo vegetale è il più grande elemento di fascino, mentre il rischio da cui difendersi è la perdita della biodiversità causata anche dalla presenza nel territorio di piante invasive non autoctone. L’esposizione affronterà questo aspetto, invogliando il pubblico a orientarsi verso un giardinaggio sostenibile e nella acquisizione di conoscenze in merito grazie alla visita degli Orti botanici delle loro città.

Silvia Assini, presidente della Rete degli Orti botanici della Lombardia afferma: “Sono fermamente convinta che dalla conoscenza e dalla conservazione delle piante, e delle relazioni che esse instaurano con l’ambiente e con gli altri organismi viventi, deriveranno opportunità irrinunciabili per garantire un futuro al nostro pianeta”.

Gelsomina Fico, curatrice scientifica della mostra e responsabile scientifico dell’Orto botanico di Toscolano Maderno, vede l’esposizione come “un invito ad osservare il mondo vegetale dal punto di vista delle piante: una pianta è immobile, non scappa di fronte ad un predatore ma lo dissuade dall’avvicinarsi; non insegue un fascinoso impollinatore ma lo seduce con una fine strategia”.

Per tutte le informazioni specifiche e su come prenotare una visita per le scuole, fare riferimento al sito www.reteortibotanicilombardia.it o scrivere a [email protected].

orto botanico
Laboratorio didattico nell’orto botanico Ghirardi, a Toscolano.

La Rete degli Orti botanici della Lombardia nasce nel 2002 e si costituisce associazione nel 2009. Ha come scopo la tutela, la conoscenza, la promozione e la valorizzazione del patrimonio degli Orti botanici, della natura e dell’ambiente, con particolare attenzione alla conservazione delle piante. Cardini dell’associazione sono la promozione della cultura e della ricerca scientifica e il perseguimento di iniziative condivise per favorire la collaborazione con enti pubblici e privati in Italia e all’estero.

La Rete degli Orti botanici della Lombardia comprende sette realtà tra giardini e Orti botanici regionali. Ne fanno parte l’Orto botanico di Brera – Università degli Studi di Milano, l’Orto botanico dell’Università di Pavia, l’Orto botanico di Bergamo Lorenzo Rota con la nuova sezione di Astino “La Valle della biodiversità”, l’Orto botanico di Città Studi dell’Università degli Studi di Milano, il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio (So), il Parco botanico di Villa Carlotta di Tremezzina (Co) e il Giardino botanico sperimentale G.E. Ghirardi di Toscolano Maderno (Bs).

 

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