Filosofia del cibo e del vino del territorio benacense

GARDONE RIVIERA - Quale spazio abita il vino? Quali implicazioni filosofiche porta con sé? Sono alcune delle domande che animeranno il convegno di studi «Filosofia del cibo e del vino benacense», in programma sabato 29 a Villa Alba.

Promossa dalla prof.ssa Elisabetta Conti della Cattolica di Brescia, la giornata di studi indagherà sul legame ancestrale ed affascinante che corre tra uomo, vino e territorio.

Un legame ancora oggi fortissimo sul Garda. Storicamente ricordiamo che sul lago di Garda i primi semi di Vitis Vinifera Silvestris Gmer, cioè di vite selvatica, appartengono al Neolitico (5.000-4.000 a.C.) e sono stati ritrovati nelle palafitte della località Polada di Puegnago.

Già a partire dall’Età Del Rame, dal 3400 circa a.C., si può capire quanto il territorio del lago di Garda fosse vocato alla coltivazione della terra poichè l’uomo preistorico che vi abitava costruì l’aratro, quello del Lavagnone di Desenzano del Garda (oggi nel museo civico archeologico “Giovanni Rambotti” di Desenzano). Si rammenta che l’aratro del Lavagnone, datato in base alla dendrocronologia alla fine del III millennio a.C., è l’aratro più antico finora conservatosi al mondo.

Nell’epoca romana il lago di Garda visse un periodo felice di viticoltura e olivicoltura attorno alle ville o fattorie, costruite sulle sponde del lago (a Desenzano, a Toscolano-Maderno, a Padenghe, a Brenzone). ‘Aut bibat, aut abeat‘, ‘o si beve o si va via!’: questa era la regola, dice Cicerone nelle Tusculanae disputationes, nei banchetti del mondo greco e di quello romano. Il vino a tavola aveva in realtà una funzione liberatoria, faceva dileguare le emozioni negative della vita quotidiana.

Il Medioevo vide, poi, le grandi opere di bonifica dei Monasteri nelle terre arabili, prative, boschive e a vigna anche sul Lago di Garda.

E così fino ad oggi, fino alla scienza del vino, alle produzioni biodimaniche, aglio abbinamenti con i piatti dei grandi chef, alle strategie di mercato di cantine che vendono in tutto io mondo.

villa alba
Villa Alba, palazzo in stile neoclassico edificato a Gardone Riviera ai primi del ‘900.

 

Programma

Ore 9,30 Saluti

Andrea Cipani – Sindaco di Gardone Riviera

Giovanni Gregorini – Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia

Carloalberto Brunori – Fondazione Nicola e Lina Leali

Coordina Carloalberto Brunori
Ore 10.00 Massimo Donà (Università Vita-Salute San Raffaele): “Filosofia del vino

Ore 10,45 Cesare Pillon (Giornalista): “La filosofia del vino mi ha cambiato la vita

Ore 11,30 Francesco Valagussa (Università Vita-Salute San Raffaele): Coltura e cultura: la pazienza e le sue “ragioni”

Ore 12,00 Giacomo Petrarca (Università Vita-Salute San Raffaele):“Il senso dello studio della filosofia applicata al vino e al cibo

Ore 13 Brunch

Ripresa dei lavori
Coordina Massimo Donà

Ore 15,00 Elisabetta Conti (Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia): “La coltivazione della vite sul Garda nei secoli

Ore 15,30 Alberto Bressani (Strategie Internazionali nella Creazione del Valore): “La creazione del valore nel settore vitivinicolo

Ore 15,45 Luca D’Attoma Enologo: “Scienza e tecnica del vino

Ore 16,15 Matteo Maenza (Capo Chef presso Le Fay Resort di Gargnano): “Paesaggio enogastronomico: l’esempio del Garda

Ore 16,45 Andrea Salvetti (Produttore di vino): “Il vino biodinamico del Garda

Ore 17.15 dibattito e chiusura lavori

Foto in alto by Kym Ellis on Unsplash.

 

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