Vittoriale, rimandata l’inaugurazione dell’anfiteatro rivestito in marmo 

GARDONE RIVIERA - L’inaugurazione del nuovo anfiteatro, rivestito in marmo rosso di Verona così come avrebbe voluto d'Annunzio, era prevista per giovedì 12 marzo. La Fondazione rimanda l’evento a data da destinarsi. Da lunedì 2 marzo è riaperto invece il parco della dimora dannunziana.

“Una conca marmorea sotto le stelle”: così il poeta Gabriele d’Annunzio immaginava il teatro ideale per i propri spettacoli. L’Anfiteatro che fece progettare, immerso nella splendida cornice del Vittoriale e affacciato sul Lago di Garda, rimase tuttavia privo di quella copertura “marmorea” a causa della mancanza di fondi. Fino allo scorso settembre, quando è stato possibile iniziare i lavori di rivestimento in marmo rosso di Verona del Parlaggio.

L’inaugurazione, a lavori ultimati, era prevista per il 12 marzo, ma la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani ha deciso di rimandare l’evento a data da destinarsi, per senso di responsabilità e di prudenza di fronte alla difficile situazione che il territorio sta vivendo.

Così il Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri “Abbiamo realizzato una grande opera, completando il Vittoriale dopo 99 anni dalla sua nascita, e possiamo attendere ancora qualche settimana. Il Parlaggio, adesso, è di una bellezza commovente e vogliamo inaugurarlo in un momento più sereno, in un giorno festoso.”

Da lunedì 2 marzo il parco del Vittoriale ha invece riaperto al pubblico, assieme ai musei “D’Annunzio segreto”, “D’Annunzio eroe”, “L’automobile è femmina”, l’Auditorium, la Nave Puglia, il Mas e il Mausoleo. L’ultimo decreto governativo consentirebbe di riaprire anche la Prioria, con la sola clausola di evitare gli assembramenti di visitatori: data tuttavia la ristrettezza dei locali interni, la decisione del Vittoriale è stata, per il momento, di tenerla ancora chiusa al pubblico in via precauzionale.

 

L’anfiteatro del Vittoriale, a Gardone Riviera, prima dell’intervento di riqualificazione.

 

Una conca marmorea sotto le stelle

Già sul finire dell’Ottocento d’Annunzio cominciò a vagheggiare, dandone ripetuti annunci alla stampa, la costruzione di un grandioso teatro all’aperto ideato secondo i canoni greci.

Il sogno del drammaturgo si realizzerà postumo a Gardone Riviera, 15 anni dopo la sua morte: la «conca marmorea sotto le stelle» immaginata dal Vate e progettata nel 1930 dall’architetto del Vittoriale Giancarlo Maroni fu inaugurata nel 1953 con un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala.

Ma l’anfiteatro – oggi sede del festival Tener-a-mente, uno dei cartelloni musicali estivi più importanti d’Italia – era ancora incompleto, spoglio, con le gradinate rimaste grezze, in volgare cemento, senza la copertura in nobile marmo immaginata dal poeta.

Ora il desiderio di d’Annunzio è esaudito grazie a un investimento della Regione Lombardia, che ha contribuito con 500.000 euro, e a un prestito a tasso zero, per lo stesso importo, della Banca Valsabbina, mentre il resto è stato messo direttamente dal Vittoriale.

L’anfiteatro rivestito con marmo rosso di Verona, secondo il volere di d’Annunzio.

 

 

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