Obitori pieni, il vescovo di Brescia concede le chiese per le salme

BRESCIA - La Diocesi di Brescia recepisce l'invito del prefetto Attilio Visconti, che ha chiesto la disponibilità delle chiese bresciane per ospitare le salme dei deceduti per coronavirus.

Il vescovo di Brescia ha così scritto a tutti i parroci della provincia, tramite il vicario generale, mons. Gaetano Fontana. Ecco la lettera.

«Carissimi Parroci,

vi raggiungo su richiesta della Prefettura di Brescia. Come forse avrete letto sui giornali in questo momento siamo chiamati a fronteggiare un’emergenza che riguarda la collocazione delle salme che non riescono ad accedere in tempi congrui al Tempio crematorio di Brescia. Ogni giorno si possono fare solo 22 cremazioni e come capite la richiesta in questo momento è superiore alle disponibilità.

Anzitutto, come già indicato ai sindaci, sarebbe utile aiutare le famiglie a scegliere il modo tradizionale di tumulazione. Accogliere questo invito da parte dei parenti aiuterebbe molto a risolvere questa criticità. In molti comuni c’è, in ogni caso, un problema di collocazione dei feretri, sopratutto in provincia. Il Vescovo ben volentieri ha dato la disponibilità ad individuare alcune Chiese dove le salme possano sostare in modo dignitoso prima di essere cremate.

Chiedo a ciascuno di voi di valutare le Chiese suffraganee dove poter allocare i nostri cari defunti. Stiamo cercando di capire le misure sanitarie che devono accompagnare questa operazione, ma intanto è importante cominciare a scegliere dei ambienti adatti da mettere a disposizione. Collocare i defunti in depositi o luoghi non congrui riteniamo aggiungerebbe solo dolore ad altro dolore per tante nostre famiglie. La settima opera di misericordia corporale ci invita a seppellire i morti e la settima spirituale a pregare Dio per i vivi e per i morti. In questo momento siamo chiamati ad accompagnare cristianamente anche così questo ultimo passaggio.

Una volta individuati e resi disponibili i luoghi designati non saranno accessibili a nessuno, ma ci consentiranno di sentire vicini i nostri cari, pensandoli accolti nei luoghi abituali della nostra comune preghiera fino al momento del loro transito finale.

Chiedo infine a ciascuno di mettersi in contatto con il proprio sindaco per valutare le necessità sul territorio segnalando questa disponibilità e dandomene poi comunicazione in modo da tener monitorato ogni passaggio. Ancora grato per la vostra pazienza e sensibilità vi ricordo al Padre della misericordia».

 

 

 

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