Fulmine al Telegrafo, il Baldo ha perso il suo rifugio

MONTE BALDO - Questa mattina un fulmine ha colpito il rifugio Telegrafo, sul monte Baldo. La scarica ha distrutto ogni componente elettrica della struttura. I gestori: «Siamo per terra».

«Amici… è col cuore in mano – scrivono i gestori sulla pagina Facebook del rifugio – che vi scrivo dal rifugio.
Un’ora fa siamo stati colpiti in pieno da una mega scarica elettrica, una vera e propria esplosione che ha distrutto completamente ogni parte elettrica del rifugio. Siamo per terra».

Spiegano i gestori della struttura: «Abbiamo bisogno di portare su un generatore che ci consenta di fronteggiare il fine settimana: impossibile avvisare tutti quelli che hanno prenotato o che sono già in viaggio. Temo che da lunedì dovremo organizzare un grosso cantiere… Non vorrei sembrare catastrofico, ma credo sia obiettivo dire che, per il momento, il Baldo ha perso il “suo” rifugio…».

 

Il Rifugio Telegrafo è il rifugio alpino più alto di quota tra quelli che puoi trovare sul Monte Baldo: quello che ti regala gli scorci più suggestivi sul Lago di Garda, da una delle creste montuose più belle d’Europa!

Inizialmente intitolato a Francesco Calzolari ed a Giovanni Pona (due importanti botanici che hanno reso celebre il Monte Baldo tra gli studiosi di tutta Europa), è stato costruito dalla Sezione di Verona del Club Alpino Italiano nel 1897 nei pressi della cima del Monte Maggiore (2200m), più comunemente conosciuta come “Cima Telegrafo” in quanto ai tempi di Napoleone Bonaparte vi era stato posizionato un telegrafo ottico.

Entrato già ad inizio ‘900 nel cuore degli alpinisti veronesi, il rifugio ha vissuto, come molti altri presìdi di montagna, difficili vicende tra le due guerre mondiali, tanto da necessitare di importanti lavori di ristrutturazione eseguiti nel corso degli anni 60 del XX secolo. Al termine di questi lavori, conclusi anche grazie all’importante contributo economico della famiglia Barana, il rifugio è stato re-intitolato a Gaetano Barana, ma rimane più comunemente conosciuto come RIFUGIO TELEGRAFO.

Il rifugio Telegrafo e la sua splendida vista sul Garda.

 

Al rifugio si arriva esclusivamente a piedi (anche chi lo gestisce e chi ci lavora non ha “scelta”, pensate!), percorrendo i vari sentieri che salgono in quota sia dal versante orientale (più rapidi, ma più erti) che da quello occidentale del Monte Baldo (itinerari più lunghi, ma generalmente più dolci).

Presso la struttura si trova sia un servizio di ristorazione a base di piatti semplici di montagna e di prodotti tipici, sia di alloggio, con sistemazione in camerate con bagno in comune: classica soluzione di un rifugio alpino, quella meno impattante per l’ambiente!

Il rifugio è aperto continuativamente solo nel periodo estivo, quantomeno dal secondo weekend di giugno al terzo weekend di settembre. Sono possibili aperture nel fine settimana nei mesi di maggio, ottobre e novembre, in base alle condizioni meteo e della neve.

Per info più dettagliate su come raggiungere il rifugio, cosa poter mangiare, come prenotare e per sapere le condizioni meteo previste vi preghiamo di consultare la pagina internet: www.rifugiotelegrafo.it

Il rifugio Telegrafo nella sua “veste” invernale (foto tratta dalla pagine Facebook del rifugio).

 

 

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