Acqua: il bene più prezioso che abbiamo

LIMONE SUL GARDA - Fino al 24 ottobre al centro comboniano una mostra con splendide fotografie dedicate all'acqua. Ecco, in anteprima, una ricca gallery.

La mostra è visitabile tutti i i giorni al Centro Comboninao di Limone, in via Campaldo, dalle 9 alle 20.30.

L’acqua é certamente il bene più prezioso che abbiamo, da cui dipende essenzialmente non solo la vita umana ma ogni forma di vita. L’acqua non ha sostituti!

Questo bene fondamentale ha un ciclo di trasformazione complesso e delicato che avviene normalmente senza l’intervento umano, ed é sottoposto a degli equilibri legati al fatto che non é un bene infinito ma limitato.

La disponibilità di questa risorsa é influenzata da tre macrofenomeni: l’aumento demografico, la richiesta industriale soprattutto da parte dei paesi emergenti e i cambiamenti climatici.

Questa mostra fotografica offre delle immagini legate al ciclo dell’acqua, al suo utilizzo primario, al valore simbolico e all’intervento umano per altri scopi. Alcuni testi introdurranno le varie sezioni offrendo informazioni per stimolare una riflessione critica su quanto sta avvenendo e favorire un impegno che tuteli questo bene fondamentale.

 

Ciclo naturale

Nel ciclo naturale dell’acqua sono in gioco 97,5% di acqua salata e solo 2,5% di acqua dolce, costituita in gran parte dalle calotte polari, per cui a disposizione degli esseri umani ne rimane solo 0,5%. Di quest’acqua, solo una parte é potabile o non contaminata. Un sesto della popolazione, oltre un miliardo di persone, fa affidamento sulle acque di scioglimento dei ghiacciai e dei nevai.

Le proporzioni così esigue di acqua dolce, di fronte ad una popolazione mondiale attuale (2019) di 7,7 miliardi di persone, offrono un’idea del delicato equilibrio lungo il quale l’acqua si trasforma e da cui dipende la vita sul nostro pianeta.

Agricoltura, allevamento e pesca. Secondo la FAO, a livello mondiale si stima che il 70% dell’acqua é usato per l’agricoltura e l’allevamento, il 22% per produrre materia e oggetti, mentre l’8% é per l’uso domestico.

Considerato che il prelievo idrico nel campo agricolo é così alto e che l’acqua non é distribuita equamente nel mondo, é necessario che ogni stato ne pianifichi l’uso e ci sia cooperazione nella gestione di quell’acqua presente in bacini che interessano più stati. Oggi, infatti, circa cinque miliardi di persone vivono in paesi che condividono acqua oltre frontiera.

 

Attualmente circa 1,6 miliardi di persone risiedono in paesi con poca disponibilità di acqua e le previsioni indicano che entro il 2040 potrebbero raddoppiare.

L’acqua é necessaria per ogni stadio della produzione energetica. Le centrali idroelettriche attuali producono il 16,5% dell’energia mondiale e la tendenza é in crescita. Nonostante si tratti di energia a bassissime emissioni di CO2, le centrali tradizionali, sempre più imponenti, causano danni alle popolazioni con lo spostamento anche di centinaia di migliaia di persone per lasciar spazio ai bacini artificiali. Danni vengono fatti anche alle colture dato che l’acqua rilasciata é povera di detriti organici e quindi non fertilizza il terreno, e alla biodiversità con la scomparsa di animali acquatici e di piante. Si stanno sviluppando piccole centrali idroelettriche a bassissimo impatto ambientale ma sono ancora poco diffuse.

 

Clima ed emergenze. Il cambiamento climatico é diventato negli ultimi anni uno dei problemi planetari che sta già mettendo e metterà alla prova l’umanità ne anche nei prossimi decenni.

Si stima che ad un innalzamento delle temperature medie globali pari ad un grado corrisponderà una riduzione della disponibilità idrica tra il 10 e il 20%.

Secondo l’ONU entro il 2030 il 47% della popolazione vivrà in aree con elevato stress idrico.

 

Anche l’Europa non é esente dagli effetti del riscaldamento globale e secondo il WWF con 2° C. di riscaldamento globale il numero di persone affette da scarsità di acqua in Europa potrebbe passare dagli attuali 85 milioni fino a 295 milioni, principalmente nei paesi del Mediterraneo.

Di fronte ad un bene così fondamentale come l’acqua non ci può essere una conclusione bensì un invito pressante per un chiaro impegno, perché la sfida é enorme.

A livello generale la scarsità idrica va indirizzata con politiche di ammodernamento delle infrastrutture, di cooperazione, di condivisione e strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

 

A livello individuale la domanda di acqua va modificata sensibilizzando le persone ad un consumo responsabile ed evitando o riducendo lo spreco e l’uso di prodotti che hanno un’elevata impronta idrica.

Sostenere le campagne che promuovono l’acqua come bene comune o che incoraggiano l’industria a ridurre l’uso di energie fossili e ad un risparmio nell’uso dell’acqua.

Aderire alle nuove tecnologie che permettono di ridurre notevolmente il consumo d’acqua per uso agricolo.

Qui sotto alcune delle foto in mostra.

 

 

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