È arrivato il vaccino all’ospedale di Arco

ARCO - Sono arrivate poco prima delle 9.30 di domenica 27 dicembre, giorno del Vaccine Day europeo, le cinque dosi di vaccino destinate all’ospedale di Arco, conservate in uno speciale contenitore termico trasportato da una fuoristrada dell’Unione distrettuale vigili del fuoco volontari del distretto Alto Garda e Ledro condotta dall’ispettore Marco Menegatti e dal vice Massimo Mazzardi.

La consegna è avvenuta in contemporanea con gli ospedali di Trento, Rovereto, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles e Tione.

Un momento di enorme valore simbolico e il segno di un passaggio storico: l’inizio dell’uscita dalla pandemia che ha sconvolto il mondo e causato più di 70 mila morti in Italia e più di un milione e 700 mila in tutto il mondo (ma si tratta solo delle vittime accertate), paralizzando l’economia e la quotidianità di milioni di persone.

 

Si tratta del primo lotto trentino di 100 dosi, parte delle 9.750 dosi del vaccino Pfitzer Biontech giunte in Italia dal Belgio il giorni di Natale e stoccate all’ospedale Spallanzani di Roma, prima della distribuzione su tutto il territorio nazionale. Ad accogliere il prezioso carico c’erano i sindaci di Arco Alessandro Betta (con gli assessori Gabriele Andreasi, Dario Ioppi e Guido Trebo) e di Nago-Torbole Gianni Morandi con il vicepresidente della Provincia Mario Tonina.

Il sindaco di Arco Alessandro Betta.

 

«L’arrivo di questa consegna -ha detto il sindaco Alessandro Betta- è un momento storico. Cinque dosi sono un numero che ha un valore soprattutto simbolico, ma che ci permette di guardare al 2021 con un sentimento di grande speranza. Quello che sta per terminare è un anno terribile che vogliamo dimenticare il prima possibile, per relegarlo tra le pagine peggiori della storia. Anche per la nostra comunità questa consegna è motivo di speranza, anche per il personale sanitario, che tanta fatica ha dovuto affrontare e ancora sta affrontando».

Delle cento dosi, 35 sono state destinate al personale medico di sette ospedali, cinque ognuno (oltre ad Arco, Trento, Rovereto, Borgo Valsugana, Tione, Cavalese e Cles); 35 a sette Rsa (cinque ognuna, per due operatori sanitari e tre ospiti delle case di riposo di Trento “Villa Belfonte”, di Rovereto, di Riva del Garda, di Pinzolo, di Cles, di Predazzo e di Borgo Valsugana).

Le rimanenti 30 dosi sono state assegnate ad altrettanti rappresentanti delle professioni. Lunedì è previsto l’arrivo in Trentino di altre 4500 dosi, che corrisponde alla quantità che in seguito sarà recapitata con cadenza settimanale, per essere distribuita negli ospedali e nelle Rsa del territorio provinciale.

 

 

 

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