Veglione proibito, l’hotel di Padenghe chiuso per 5 giorni

PADENGHE - Lo comunica il titolare del resort al centro della polemica per il veglione svoltosi in barba alle regole anti contagio: «Le forze dell’ordine hanno disposto la chiusura dell’hotel a partire da domani».

Cinque giorni di sospensione dell’attività per il resort di Padenghe sul Garda che a San Silvestro ha ospitato una festa che ha scatenato un polverone (ne abbiamo scritto qui). I 126 ospiti sono stati multati con una sanzione di 400 euro a testa.

Dopo aver detto la sua, chiedendo scusa (ne abbiamo riportate qui), il titolare Ivan Favalli comunica su Facebook la chiusura dell’hotel da domani, domenica 3 gennaio: «Avvisiamo tutti i clienti che le forze dell’ordine hanno disposto la chiusura dell’hotel a partire da domani, dando il tempo ai clienti di organizzarsi per il rientro presso i loro domicili, inevitabilmente abbiamo cancellato le prenotazioni per i giorni successivi».

La sospensione dell’attività è stata disposta dalla polizia locale della Valtenesi. La Prefettura potrà eventualmente disporre ulteriori giorni di serrata.

Aggiunge Favalli: «Rispetto l’opinione di tutti chiedo solo di utilizzare l’educazione e non la volgarità in rispetto dei miei famigliari e dei nostri collaboratori».

 

La notizia della chiusura dell’hotel è stata commentata anche dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, la prima a sollevare il caso: «Hanno chiuso l’hotel della festa di Capodanno con conti e contesse che hanno documentato il tutto sui social. Questa storia insegna che: 1) chi lavora in settori in difficoltà ha il dovere di comportarsi dignitosamente anche per il settore di cui fa parte, perché non ha voglia di essere rappresentato in questo modo 2) è un momento in cui si fa fatica a tollerare una cazzata fatta col basso profilo, figuriamoci quella fatta da un ristoratore che sboccia con i cafoni visti, mentre buona parte del paese fa sacrifici 3) questo è quello che può succedere quando fai sedere a tavola Stefania Nobile, Lacerenza&co. E magari pensi pure di fare un affare».

 

 

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