Il veglione (vietato) finisce sui social. Bufera su un resort di Padenghe

A scatenare la polemica un post di Selvaggia Lucarelli, che scrive: «Questa è la situazione oggi nell’hotel @splendido_bay_spa_resort a Padenghe sul Garda. Notare nella foto che l’hotel lascia un biglietto sui tavoli (non da 4) con scritto: gentilissimi ospiti, a causa dell’attuale situazione vi chiediamo gentilmente oggi di non divulgare foto e video sui social media. E noi a casa lontani da figli, amici, compagni e genitori».

A corredo del post anche i due video che vedete qui sotto.

 

Immagini inequivocabili. Nel resort una festa vera e propria, con invitati che si divertono e ballano senza mascherine, senza distanziamenti, senza rispetto per chi, con senso di responsabilità, ha osservato la regole anti-contagio.

 

 

Video e foto sono stati pubblicati “incautamente” sui social nonostante la proprietà dell’hotel avesse lasciato sui tavoli dei locali in cui ha avuto luogo la festa un biglietto che diceva: «Gentilissimi ospiti, a causa dell’attuale situazione vi chiediamo gentilmente oggi di non divulgare foto e video sui social media».

E chissà quanti sono stati i veglio di Capodanno in giro per l’Italia. Nonostante il divieto di feste «nei locali pubblici e nei luoghi privati».

 

 

 

 

Il direttore del resort, Ivan Favalli, ha dichiarato all’Ansa: “Abbiamo organizzato un pranzo che si è protratto a lungo per i nostri ospiti fino a sera e qualcuno, a causa di qualche bicchiere di troppo, ha esagerato. Capisco la rabbia delle persone che hanno visto i video e che hanno trascorso la giornata a casa in zona rossa. Ma non è nemmeno facile imporsi con clienti che pagano tanto“.

Il Codacons, grazie alle immagini pubblicate sui social da Selvaggia Lucarelli, presenterà un esposto alla magistratura bresciana chiedendo di verificare i fatti. Il presidente Carlo Rienzi che dichiarato: «Quanto visto sui social, se confermato, è assolutamente vergognoso. Mentre milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a festeggiare il Capodanno, i soliti furbetti sembrano essere riusciti ad aggirare la legge».