Diemer, acquarellista tedesco sul lago di Garda a fine ‘800

LAGO DI GARDA - Cristina De Rossi (Il Mondovunque) ci porta alla scoperta Michael Zeno Diemer, acquarellista tedesco che arriva sul Garda a fine ’800 lasciandoci una strepitosa testimonianza di paesaggi lacuali, borghi e dintorni.

Michael Zeno Diemer, un acquarellista tedesco, è uno fra i tanti artisti che arriva sul Lago di Garda negli anni ’90 dell’800, un giovane pittore di Monaco di Baviera, che ci ha lasciato una strepitosa testimonianza di paesaggi lacuali, borghi e dintorni.

Il suo tour parte da Arco, che a quel tempo faceva ancora parte dell’Impero austro-ungarico ed includeva anche Riva del Garda. L’immenso regno era veramente multi etnico: in esso convivevano più di dieci etnie e si parlavano due lingue ufficiali, il tedesco e l’ungherese.

Terminava a Limone sul Garda, nella parte dell’Alto Garda, ultimo lembo del Regno d’Italia, confine dotato di una dogana con delle barche faro. Il confine in ogni caso non impediva ai numerosi ospiti di spostarsi tra un borgo e l’altro a bordo dei piroscafi che solcavano l’intero lago.

Arco era una stazione di cura, Kurorte, dove, a partire dagli ‘70 dell’800, la nobiltà dell’Impero veniva a curare i propri polmoni e i propri malesseri. Con il passare degli anni si creò un vero e proprio flusso di turismo, che non fu più solo d’élite, ma che si aprì anche all’alta borghesia europea. La fortuna di Arco la si deve principalmente all’Arciduca Alberto della Casa d’Austria, per intenderci il Generale vincitore di Custoza del 1866, che nel 1873 si fece costruire una grande villa (ora di proprietà privata)a cui ne seguirono numerose altre. Ovviamente la sua presenza attirò molti illustri personaggi.

La fisionomia del paese fu profondamente trasformata per la costruzione di lussuosi alberghi come il Kurhaus Grand Hotel, di proprietà e gestione austriaca naturalmente, il Kurcasino con il salone delle feste, il Musikpavillon ed eleganti Promenade per il passeggio orlate da palme ed aiuole.

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