Ferrovia Rovereto-Riva, la sindaca: “Finalmente qualcosa si muove”

RIVA DEL GARDA - Oggi visita del viceministro alle Infrastrutture e alle mobilità sostenibili Alessandro Morelli a Riva. Si è parlato del progetto della ferrovia Rovereto-Riva del Garda.

«Oggi – ha dichiarato la sindaca Cristina Santi – giornata davvero molto importante per la nostra Riva del Garda e il suo futuro. Con il viceministro alle Infrastrutture e alle mobilità sostenibili Alessandro Morelli, che è venuto a trovarci e che abbiamo accolto volentieri, abbiamo affrontato due nodi ereditati da tante lungaggini che si erano accumulate nel corso degli anni!

Anzitutto – dice la prima cittadina -, il progetto della ferrovia Rovereto-Riva del Garda: finalmente adesso qualcosa si muove, ed è stato richiesto lo studio di fattibilità a RFI».

Il dirigente Andreatta, nel presentare al viceministro Morelli l’ipotesi di collegamento ferroviario fra l’Alto Garda e l’asse del Brennero, ha ripercorso alcuni progetti, fra cui l’elettrificazione della ferrovia della Valsugana prevista da un Protocollo d’intesa stilato fra la Provincia e RFI lo scorso anno, e il “Treno delle Dolomiti”, ovvero l’ipotesi di collegamento  tra le due linee commerciali “Primolano – Bassano del Grappa” e “Belluno – Montebelluna”, sul quale Provincia e RFI stanno collaborando per lo svolgimento di valutazioni preliminari sulla fattibilità tecnico-economica.

In merito alla ferrovia per la zona gardesana, va evidenziato che è in corso lo studio di fattibilità tra Provincia e R.F.I: la linea, un quindicina di chilometri, si può considerare parte integrante del corridoio nord sud; il territorio dell’Alto Garda totalizza 4 mln/anno di presenze turistiche, il 70% della quali provenienti dal Nord Europa: un collegamento diretto tra il mondo germanico ed il Garda trentino conferirebbe maggiore attrattività all’area lacuale; si tratterebbe di una ferrovia con carattere sovranazionale e a scartamento ordinario.

Ora la Società R.F.I SpA–Rete ferroviaria Italiana SpA dovrà produrre uno studio di fattibilità riguardante tutti gli aspetti tecnico-economici relativi al collegamento ferroviario.

 

 

 

 

Collegamento viario San Giovanni-Cretaccio

«Con il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti e i colleghi sindaco di Arco, Nago-Torbole e Mori – conclude Cristina Santi -, ci siamo inoltre recati in visita al cantiere della Loppio-Cretaccio, una strada che come ben saprete sul territorio aspettiamo da ben 60 anni: e anche qui stiamo accelerando, con 600 metri di galleria appena realizzati. Tante opere in cui investire, insomma: grazie a una volontà politica che finalmente c’è, e si fa valere!».

Il cantiere, oggetto della visita del viceministro, è l’Unità Funzionale 2 del Collegamento Viario San Giovanni-Cretaccio, per il quale è previsto un importo complessivo di finanziamento pari a circa 140 milioni di euro.
Questo l’avanzamento dei lavori per l’unità funzionale 2, ovvero la galleria da Passo San Giovanni alla Maza: lo scavo realizzato fino ad oggi è pari a circa 570 metri di galleria stradale e 620 metri di cunicolo di emergenza; si stima che l’ultimazione dei lavori slitti ai primi mesi del 2023 per aspetti collegati al Covid 19, nonché per un imprevisto geologico quasi superato e per alcune migliorie tecniche fra cui una variante che riguarda la revisione dell’intersezione a rotatoria al Passo di San Giovanni. A breve si inizierà con lo scavo della galleria anche da sud, sul lato Maza.

Lo sviluppo della galleria è pari a circa 2800 metri lineari, mentre il volume complessivo di scavo stimato è di circa 750 mila metri cubi.

L’unità funzionale 3, che corrisponde al collegamento Linfano – Cretaccio, è in fase di progetto preliminare; si prevede il completamento della progettazione entro un anno e la realizzazione in due anni, in linea con il completamento della galleria.

 

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