A Vialli il Premio Rosa Camuna, il più importante riconoscimento lombardo

LOMBARDIA - Regione Lombardia attribuirà al cremonese Gianluca Valli il "Premio Rosa Camuna", il riconoscimento più importante dell'istituzione lombarda. Lo ha comunicato il presidente Attilio Fontana a margine dell'evento svoltosi oggi a Milano Innovation District.

“Ascoltando quanto riferito dai Campioni d’Europa durante l’avventura che ci ha portato al trionfo di ieri sera, il contributo di Vialli – ha spiegato il governatore – è stato davvero importante. Un suggeritore tecnico-tattico, ma soprattutto un amico di ogni calciatore azzurro capace di dispensare consigli e di cementare in maniera granitica il gruppo”.

“Non appena sarà disponibile – ha concluso Fontana – lo riceveremo a Palazzo Lombardia per consegnarli il premio, che vuole anche essere un riconoscimento alla sua brillante carriera da calciatore“.

 

Il Premio Rosa Camuna è un premio istituito dalla giunta regionale della Regione Lombardia nell’ottobre 1996 in origine destinato, annualmente, a cinque donne particolarmente distintesi nei vai campi per il loro impegno a favore della condizione femminile, delle pari opportunità e a favore della collettività.

Successivamente, nel 2014, le modalità di conferimento sono state modificate per poter estendere la platea dei beneficiari. Da allora, il premio è conferito annualmente il 29 maggio, in occasione della Festa della Lombardia, proclamata per ricordare lo svolgimento della battaglia di Legnano (29 maggio 1176) quando le truppe della Lega Lombarda sconfissero l’esercito imperiale di Federico Barbarossa, ponendo così fine al tentativo di egemonizzare i comuni dell’Italia settentrionale da parte dell’imperatore tedesco.

Il Premio Rosa Camuna riconosce pubblicamente «l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia (…) conferito ogni anno, tenendo conto della rappresentanza dei territori, fino ad un massimo di 5 persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni e realtà residenti, con sede o operanti in Lombardia».

 

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