Strada della Forra, un anno di chiusura

Un anno di chiusura, di disagi, perdite economiche, danni d’immagine. E ancora non è stato attivato il cantiere per il secondo lotto dei lavori di messa in sicurezza, quello che dovrà garantire il ripristino della circolazione sulla Sp 38, la Strada della Forra che dalla Gardesana porta a Pieve e all’altopiano di Tremosine.

Era il 28 dicembre 2020 quando a causa di una nevicata e dei conseguenti dissesti fu chiusa la strada, dalla 45 bis fino alle porte dell’abitato della Pieve. A un anno di distanza, un anno difficilissimo per l’economia turistica tremosinese, le prospettive sono ancora nere.

«La provincia di Brescia – spiega il sindaco Battista Girardi – ha redatto il verbale di consegna lavori alla ditta di Catanzaro che si era aggiudicata l’appalto lo scorso 3 dicembre. Da allora nulla si è mosso. Nel cantiere non si vedono ancora macchine al lavoro».

 

E la preoccupazione per la stagione 2022 cresce di giorno in giorno, visto che più si ritarda l’avvio dei lavori del secondo e conclusivo lotto (un appalto da 1 milione e 256mila euro), più slitta in là la loro conclusione, calcolata in 150 giorni consecutivi.

«Quando vedremo le macchine e gli operi al lavoro nel cantiere – dice Girardi – scatterà finalmente il count down di 5 mesi. Ma è chiaro che la Pasqua è già perduta. Non solo, a questo punto c’è grande preoccupazione anche per la stagione estiva 2022».

A Tremosine non comprendono perché si sia già buttato al vento un mese della data di consegna dei lavori, peraltro su un intervento sbandierato da tutti come urgente e necessario.

«Le previsioni del presidente della Provincia di Brescia circa l’apertura della strada per la Pasqua del 2022 – continua il sindaco – sono già clamorosamente disattese. È un anno che gli annunci della Provincia vengono sistematicamente smentiti».