Bardolino, al via il progetto Domiciliarità 2.0

BARDOLINO - Un progetto dedicato all’assistenza agli anziani tra le mura delle loro case, con nuovi interventi dedicati anche alle famiglie. L'assessore Currò: «Domicilio come luogo di cura e assistenza per i più deboli».

Entra a regime a Bardolino il progetto Domiciliarità 2.0, finanziato dalla Fondazione Cariverona in collaborazione con l’Ulss 9. Si tratta di una iniziativa dedicata ai cittadini più anziani che ha distribuito ai comuni partecipanti al bando una quota suddivisa secondo il numero di abitanti e che servirà ad offrire assistenza e servizi alla popolazione bisognosa.

I fondi destinati al paese in riva al lago, pari a quasi 9 mila euro, sono già stati destinati a diverse tipologie di attività, in aggiunta a quanto già messo in campo dal Comune negli ultimi anni: «Ci siamo resi conto di avere una popolazione che sta invecchiando – ha spiegato l’assessore al sociale, Domenica Currò – e l’esigenza è quella di tenerli il più possibile tra le mura di casa, in modo che il domicilio diventi anche luogo di cura e assistenza. Questo progetto va in questa direzione e se al termine vedremo che le iniziative promosse hanno effettivamente facilitato la vita dei nostri cittadini siamo pronti a rifinanziarlo con fondi comunali».

Gli interventi previsti dal Piano Comunale della Domiciliarità di Bardolino e che verranno finanziati dal bando avranno tre macro aree di destinazione. La prima riguarderà la persona, che sarà aiutata attraverso interventi di assistenza sanitaria specifica (logopedista, fisioterapista e podologo) in collaborazione con l’istituto per anziani Villa Serena, educatore a domicilio, interventi di sanificazione e piccole manutenzioni domestiche e il servizio di parrucchiera a domicilio.

La seconda macro area sarà quella della famiglia o care givers, ossia per chi si prende cura dell’anziano non autosufficiente. Per loro è stato istituito un servizio di mutuo aiuto attraverso incontri con psicologi e specialisti del settore, oltre ad un sostegno psicologico individuale o familiare anche con visite domiciliari.

La terza macro area è quella della comunità, che prevede la costituzione del Custode Sociale, caso unico a Verona e provincia, una figura professionale che fornirà sostegno pratico a persone fragili o non autosufficienti prive di rete di supporto familiare, gestendo più utenti per rispondere alle loro necessità quotidiane come fare la spesa e sbrigare pratiche burocratiche: «Spesso ci si dimentica che oltre all’anziano o al malato c’è dietro una famiglia che porta tutto il peso della situazione difficile – ha spiegato l’assistente sociale del Comune di Bardolino, Alberto Vallarin – Abbiamo quindi cercato di creare un progetto che desse sostegno anche a loro, a questi care givers che dedicano la loro vita a quella dei propri familiari e le richieste sono in continuo aumento con il processo di invecchiamento della società, di cui anche Bardolino ovviamente risente».

Queste nuove iniziative si aggiungono ai servizi già offerti dal Comune e la cui richiesta è in aumento, tra cui i pasti a domicilio, il trasporto sociale, l’assistenza domiciliare, il telecontrollo e l’affido anziani, senza contare l’attività delle associazioni sostenute dal Comune stesso, come il Circolo Anziani, l’Amo Baldo Garda e la Croce Rossa Bardolino solo per citarne alcune: «Fortunatamente il tessuto sociale bardolinese è coeso e ha sempre dimostrato grande disponibilità nel mettersi al servizio degli altri – ha concluso il sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini – questo però non basta se non c’è anche l’aiuto delle istituzioni, che debbono accompagnare le associazioni di volontariato nel loro lavoro e affiancare altri servizi affinchè la qualità della vita sia sempre la migliore possibile in ogni momento della propria vita».

 

 

 

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