Schiaffo al duce, il blitz dei partigiani all’ospedale di Salò

SALO' - Domani, sabato 7, al centro sociale I Pini di Salò la presentazione del libro "Schiaffo al duce" di Silverio Corvisieri in cui si ricostruisce l'audace impresa per liberare un comandante partigiano condannato a morte.

L’audace «colpo all’ospedale di Salò» ricostruito in un libro. Nella notte tra il 22 e il 23 marzo del 1945 si compiva uno degli episodi più incredibili della lotta partigiana bresciana, un’impresa attuata nel cuore della Rsi: la liberazione, ad opera di cinque compagni d’armi, del salodiano Carlo Mombelli, comandante del V gruppo della Brigata Perlasca che era stato braccato e ferito a Levrange dopo una delazione, agli arresti nell’ospedale salodiano e destinato il 23 marzo alla fucilazione in onore del Duce, nel giorno dei «Fasci di combattimento».

Protagonisti del blitz, divenuto a Salò e dintorni un episodio simbolo della lotta partigiana, furono il salodiano Angio Zane (nome di battaglia Diego), Marcello Vezzuli (Niko), Luigi Michelini (l’Alpino) e Bernardino Pelizzari (Dino) di Roè Volciano ed Ippolito Boschi (Ferro) di Barghe.

Ippolito Boschi “Ferro”.

La vicenda è nota: i cinque entrarono nell’ospedale da una porta di servizio, presero con loro Mombelli ma furono scoperti e coinvolti in un conflitto a fuoco.

Un quarto d’ora di sparatoria in una Salò brulicante di SS, militi della X Mas e camice nere. Carlo Mombelli fu comunque liberato, ma il partigiano Ferro, ferito, morì di li a poco, quando il gruppo trovò rifugio a casa Ebranati. Ippolito Boschi, 20 anni, tra i primi a sparare di fronte alla reazione delle guardie dell’ospedale, morì con un pensiero anche per i due repubblichini rimasti uccisi nell’azione: «Io non volevo uccidere».

Il corpo di Ferro fu murato in un sottoscala in casa Ebranati e i suoi funerali ebbero luogo a Salò solo a guerra finita, l’8 maggio 1945.

È una storia lunga ed articolata, che ora viene ricostruita e ripercorsa dal giornalista Silverio Corvisieri nel libro «Schiaffo al Duce», che sarà presentato sabato 7 alle 16.45 al centro sociale Due Pini.

Dialogherà con l’autore Bruno Festa; parteciperà inoltre il curatore della postfazione Stefano Zane.

La presentazione è organizzata da Anpi Brescia, Anpi Medio Garda e circolo Arci di Salò nell’anniversario dei funerali di Ippolito Boschi.

 

 

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