Cittadinanza attiva, entusiasmo e fatica per i beni comuni

ARCO - Per una settimana hanno attirato l’attenzione e la simpatia degli arcensi. Sono i dieci ragazze e ragazzi da 14 a 19 anni di età che dal 20 al 24 giugno, dotati di carta vetrata, pennelli, scope e altri attrezzi, si sono presi cura dei beni comuni della loro città: panchine, parchi, aiuole, piazze, verde, pavimentazioni e strutture varie.

Si tratta di «Ci sto? Affare fatica!», progetto che per il secondo anno mira a valorizzare con una esperienza di cittadinanza attiva il tempo estivo dei giovaniI quali, in gruppi affiancati da giovani tutor e da volontari adulti, possono così sperimentare un’estate da cittadini attivi, mettendo in campo le proprie capacità e acquisendo nuove competenze, oltre che divertendosi. Con in più la ricompensa di un «buono fatica» di 50 euro da utilizzare nei negozi convenzionati.

Il progetto, di carattere nazionale e promosso e curato su tutti i Comuni del territorio dell’Alto Garda dall’associazione Giovani Arco (con il coinvolgimento del Distretto Famiglia Alto Garda, della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto, della sezione Alto Garda e Ledro di Confcommercio e di Assocentro), vuole recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale, valorizzando il tempo estivo, un tempo critico, spesso vuoto di esperienze e perciò di significato. Un ruolo chiave è affidato agli handymen, o maestri d’arte, “adulti tuttofare” capaci di trasmettere piccole competenze tecniche e artigianali ai ragazzi e di guidare il gruppo insieme ai tutor.

 

«L’anno scorso abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto proposto dall’associazione Giovani Arco -spiega Dario Ioppi, assessore alle politiche giovanili di Arco- e lo abbiamo organizzato per primi in Trentino, assieme a Drena e Dro. Quest’anno tutti i Comuni del Garda trentino e Ledro si sono uniti, per una proposta che valorizza i nostri ragazzi e li rende responsabili del territorio e dei beni comuni, cioè le cose di tutti, che ogni giorni tutti utilizziamo. Per i giovani di questa età, spesso difficile, sperimentarsi in un ruolo di responsabilità e di impegno per la collettività aiuta a comprendere il valore delle cose di tutti, ma anche a sentirsi parte della comunità, a sperimentare un ruolo, a lavorare in equipe e ad attivare abilità nuove.

Ad Arco abbiamo introdotto due novità: abbiamo aggiunto due settimane, il che vuol dire che venti ragazzi in più hanno potuto usufruire di questa opportunità; e abbiamo aperto alla partecipazione dei giovani con disabilità, per dare concretezza al valore dell’inclusivitá. Voglio ringraziare tutti i tutor e i volontari che accompagnano i ragazzi, il nostro cantiere comunale per il supporto e gli uffici per il non semplice lavoro amministrativo di organizzazione, ma anche loro, i ragazzi, per l’impegno e l’entusiasmo che ci hanno messo».

 

I gruppi lavorano per pacchetti settimanali tra giugno e agosto.

Ad Arco si prosegue dal 4 all’8, dall’11 al 15 e dal 18 al 22 luglio, e dal primo al 5 e dal 22 al 26 agosto; a Riva del Garda i ragazzi lavoreranno dal 29 agosto al 2 settembre; a Ledro dal 22 al 26 agosto; a Drena e Dro dal 25 al 29 luglio e dall’8 al 12 agosto; e a Tenno dal 18 al 22 luglio. A Nago-Torbole la settimana “di fatica” è stata quella appena conclusa.

 

I commenti sono chiusi.