I ghiacciai della Lombardia e la crisi climatica

La sezione desenzanese del Club Alpino Italiano, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, propone un incontro pubblico per approfondire dal punto di vista scientifico, culturale e ambientale un problema che il crollo del ghiacciaio della Marmolada, l’estate scorsa, ha portato drammaticamente all’attenzione della cronaca.

Cosa sta succedendo a quelle che una volta si chiamavano “le nevi eterne”? Se prosegue la tendenza in atto, tutti i ghiacciai sotto i 3.500 metri, cioè la gran parte di quelli lombardi, sono destinati a scomparire nel giro dei prossimi decenni.

I cambiamenti in atto in alta quota non riguardano solo gli alpinisti ma tutti gli esseri viventi che dipendono dal ciclo dell’acqua.

Se il ritiro dei ghiacciai riduce la possibilità di frequentare l’alta montagna in sicurezza, nelle valli colpisce profondamente gli ecosistemi, riduce le scorte di acqua dolce e svuota i bacini per la produzione di energia idroelettrica.

Una serata per ascoltare dal vivo l’esperienza sul campo di un esperto divulgatore e riflettere sul rapporto tra la crisi climatica e l’andamento dei ghiacciai nel passato e nel presente.

Uno sguardo sul futuro che ci attende senza scelte immediate e coraggiose in materia ambientale.

Riccardo Scotti

Classe 1980 di Morbegno (Sondrio), dottore in Geologia, PhD in Scienze della Terra presso l’Università di Milano-Bicocca con tesi sulla variabilità spazio-temporale dei ghiacciai e dei rock glacier in Lombardia. Già ricercatore post-doc in geomorfologia e glaciologia presso Università di Milano-Bicocca e Alma Mater Studiorum di Bologna.

Membro del Comitato Glaciologico Italiano. Coordinatore scientifico del Servizio Glaciologico Lombardo, si occupa del monitoraggio dei ghiacciai lombardi dal 2004.

Ha al suo attivo 10 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e 33 pubblicazioni scientifiche e divulgative.

Fa parte del comitato scientifico del progetto «Sulle Tracce dei Ghiacciai» dell’Associazione Macromicro ed ha partecipato alle spedizioni in Caucaso, Alaska e Alpi. Co-autore del volume “I Ghiacciai della Lombardia, evoluzione e attualità” anno 2012 (ed. Hoepli).

L’albero in cammino

Nel 2021, nel pieno della pandemia, la Sezione di Desenzano del Garda ha dato vita alla Commissione cultura, affidandole il compito di diffondere la conoscenza e la tutela dell’ambiente naturale, a partire da quello in cui viviamo, e approfondire la riflessione sulla frequentazione della montagna.

Ne è nato un percorso biennale chiamato “L’albero in cammino”: l’albero simbolo della natura, come ambiente vitale e non paesaggio di sfondo, e il viandante simbolo dell’escursionismo, inteso come esperienza consapevole e cammino di crescita.

Nel primo anno, in collaborazione con la compagnia teatrale Viandanze, sono state proposte tra l’altro due rappresentazioni teatrali: “Oikos – Terra Madre”, prodotta appositamente per il CAI, è stata rappresentata in prima assoluta al castello di Desenzano il 7 luglio 2021.

Nel 2022 il progetto è proseguito verso l’alto, in senso reale e metaforico, con nuovi incontri fra teatro, e letteratura e una escursione finale in montagna.

6 marzo: escursione “Quando gli alberi bruciano” in Valsabbia, guidati dagli operatori del Servizio Antincendio della Comunità Montana nell’area devastata dal fuoco nel Comune di Bione.

7 aprile: ”Il cielo e le sue radici”, incontro con Andrea Gobetti, scrittore, regista, esploratore, alpinista e speleologo tra i più noti in Italia, che ha presentato il suo ultimo libro.

1 luglio: spettacolo teatrale “La Parete Nord”, la rievocazione della scalata della parete Nord dell’Adamello compiuta da Tita Secchi, alpinista e partigiano fucilato a Brescia nel 1944.

Info

Club Alpino Italiano – Via Tobruch 11, [email protected], www.cai-desenzano.it.