Il relitto e la storia della motonave Airone negli scatti di Davide Furlani

LAGO DI GARDA - Il nostro splendido lago non finisce mai di stupire. Come accade con le immagini e la storia della motonave Airone, affondata nel lago il 27 agosto 2011, pubblicate sui social dal sub Davide Furlani.

«Un’immersione – scrive Davide Furlani in un post su Facebook – che senza esagerare avrò fatto almeno una cinquantina di volte negli ultimi anni… l’altro giorno è stata la prima volta in cui mi sono portato la macchina fotografica e mentre sviluppavo gli scatti fatti mi è venuta voglia di approfondirne la storia che si è rivelata molto interessante! L’ho voluta condividere con voi assieme agli scatti fatti in immersione (anche se avevo un flash che faceva i capricci)… Ringrazio anche il gruppo Gas Diving Bardolino / Gas Diving School che mi ha accompagnato in questa immersione e il mio ormai compagno di immersione fisso Gianluca Amadore che mi ha fatto da modello».

Una storia, ricostruita da Davide attingendo a fonti stampa e web, che riprendiamo volentieri, assieme alle immagini fotografiche, davvero suggestive, del relitto.

Il relitto della motonave Airone (foto di Davide Furlani).

Il relitto della motonave Airone (1939 – 27 agosto 2011)

Imbarcazione affondata nel Lago di Garda il 27 agosto 2011.

Il battello colò a picco al largo dell’Isola di San Biagio (conosciuta anche come Isola dei Conigli) nel corso di una festa di compleanno privata, come riportano da alcune fonti di stampa.

Al momento dell’incidente, il Peler (uno dei venti del lago di Garda) soffiava a quasi 40 nodi, un peggioramento improvviso che rese ingovernabile l’Airone, facendone inabissare la prua dopo aver urtato gli scogli affioranti.

Molto interessante la storia di questo battello, che viene ricavato nel 1939 negli storici cantieri di Peschiera del Garda dalla trasformazione di un vecchio scafo.

Inizialmente presta servizio nel basso Lago di Garda, adattato al funzionamento a carbonella. Nel 1950 circa viene rimodernato ed il suo nuovo aspetto è simile a quello degli allora nuovissimi motoscafi classe ACNIL.

Nel 1953 la Gestione Governativa, subentrata nel 1948 alla Società Benacense nel servizio sul Garda, decide di trasferire il “Catullo” sul lago di Como, dove entra in servizio con il nome di “Nibbio”. Il 5 settembre 1954 il “Nibbio” partecipa con gli atri nuovi natanti della flotta alla sfilata inaugurale, alla presenza del Ministro dei trasporti Bernardo Mattarella e di altre autorità.

Il relitto della motonave Airone (foto di Davide Furlani).

 

Il 4 marzo 1957 il “Nibbio” viene ritrasferito sul Lago di Garda, ribattezzato “Città di Desenzano”, prende servizio in appalto a privati tra i campeggi di Padenghe e Desenzano.

Nel 1982 questo piccolo motoscafo dalla vita travagliata torna sul lago di Como, acquistato dalla ditta Tasel, che lo ribattezza “SuperBus” e lo adibisce a servizi di banchina.

Sul finire degli anni ’80 il motoscafo cambia diversi proprietari, fino a giungere ad uno, che lo ormeggia nel porto di Lecco, utilizzandolo di tanto in tanto.

Nel giugno 1998 il “Catullo” viene portato a Colico, presso il Centro Nautico Alto Lario ove viene alato per manutenzione. Viene rimesso in acqua nel luglio successivo, completamente riverniciato. Prima di tornare a Lecco compie una breve crociera di prova puntando su Gera Lario, in una bella serata estiva.

Nell’estate 2003 scompare dal suo abituale ormeggio sul lungolago lecchese, per destinazione Lago di Garda, dove viene ormeggiato nella baia di Toscolano Maderno dove resta fino al 2010, anno in cui viene restaurato prendendo il nuovo nome di “Airone” di proprietà dell’armatore Coltri.

Il relitto dell’Airone giace in assetto di navigazione su un fondale misto sabbia e fango a circa 8-10 metri a ridosso delle scogliere affioranti a nord-est dell’Isola di San Biagio.

È visibile sia in immersione con autorespiratore che in apnea e nelle giornate di buona visibilità si intravede anche dalla superficie.

Si tratta di un’immersione molto interessante sia dal punto di vista storico, grazie alla presenza di questo relitto, che paesaggistico e naturalistico vista la presenza, sia a sud che a nord del relitto, di magnifiche pareti che degradano verso il fondo del lago e la ricca presenza di vita lacustre.

Si tratta di immersione adatta a qualsiasi tipo di brevetto, il relitto può anche essere penetrato dai subacquei dotati di apposito brevetto che devono prestare attenzione alle lamiere ormai consumate dal tempo e dalle incrostazioni conchigliacee tipiche del Lago di Garda.

Grazie ancora – conclude Davide – agli amici di Gas Diving Bardolino / Gas Diving School per aver condiviso sul loro sito il mio lavoro».

Altre immagini sulla pagina Facebook di Davide Furlani.

Il relitto della motonave Airone (foto di Davide Furlani).

 

 

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