Vigili del Fuoco volontari di Riva, cambio al vertice

RIVA DEL GARDA - Marco Benedetti, classe 1971, prende il posto di Graziano Boroni. La relazione del comandante uscente del Corpo Vigili del Fuoco volontari Riva del Garda.

Marco Menegatti (nuovo comandante) nato nel 1971, vigile del fuoco dal 1992, in precedenza caposquadra per 5 anni, vicecomandante per tre mandati consecutivi per un totale di 15 anni, ispettore distrettuale dal 2020 ad oggi.

Graziano Boroni (comandante uscente) nato nel 1964, vigile del fuoco dal 1983, in precedenza caposquadra per 9 anni, ispettore distrettuale per 9 anni, cassiere del corpo ed infine comandante per 10 anni. Ora resterà nel corpo col grado di vigile.

Il direttivo è composto, oltre che dal comandante Menegatti, dal vicecomandante Massimo Spada, dai capiplotone Yari Depentori e Romulo Guizzetti, dal magazziniere Sebastiano Ghezzi, dal cassiere Lorenzo Boroni e dal segretario Daniele Zanoni.

La designazione del nuovo comandante Marco Menegatti si era tenuta durante l’assemblea del corpo rivano svoltasi venerdì 12 maggio alla presenza del sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, del sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi e dei due vicepresidenti della federazione Luigi Maturi e Daniele Postal.

 

La relazione letta dal comandante uscente Graziano Boroni.

Il 25° Comandante del Corpo vigili del fuoco volontari di Riva del Garda – Relazione assemblea di fine mandato, 12 maggio 2023.

«Ritengo doveroso a fine mandato, dopo dieci anni alla guida di questo meraviglioso Corpo, illustrare quanto fatto. Voi tutti avete sicuramente toccato con mano i cambiamenti che il nostro Corpo ha vissuto, ma è importante ricordarli, perché oggi se siamo qui in cosi tanti, con una struttura rimodernata, con mezzi e attrezzature all’avanguardia, è grazie al lavoro di tutti voi, ma in particolar modo del Direttivo che mi ha aiutato in questi anni, e dell’amministrazione comunale che ci ha sostenuti con adeguati finanziamenti. Prendendo in mano e rileggendo i verbali dei direttivi e delle varie riunioni di questo decennio, posso affermare che di lavoro ne abbiamo fatto veramente molto. Se oggi siamo uno dei Corpi più attivi e organizzati del Trentino, preso spesso ad esempio, è stato grazie alla lungimiranza e alla voglia di mettersi in gioco e di rinnovarsi di tutti Voi. Io ho solamente fatto regia, dato le indicazioni generali e tracciato la strada, che oggi ci porta ad affrontare gli oltre 1000 interventi annui, con professionalità, serietà e tranquillità, sicuri della nostra formazione, e delle nostre capacità operative. In questi anni siamo riusciti a creare un grande gruppo affiatato, certo con idee a volte differenti, con contrasti anche accesi, ma volti a migliorare l’efficienza del Corpo. Abbiamo poco a poco, lasciato alle spalle i personalismi, gli individualismi che se non arginati portano a contrasti difficili da colmare. Gli obiettivi che mi ero prefissato all’inizio del mio mandato e che sono stati il motivo per cui mi sono candidato, erano principalmente legati alla riorganizzazione del Corpo.

ORGANICO

Il primo punto in ordine di priorità riguardava proprio voi, l’esercito, senza uomini motivati, non si va da nessuna parte, di anno in anno si è incrementato l’organico raggiungendo ad oggi i 71 vigili con un incremento del 70 % rispetto al 2013 (erano 40 nel 2013) 31 vigili in più del 2013. Anche l’organico degli allievi è stato incrementato del 60%, oggi abbiamo 23 allievi (erano 14 nel 2013), grazie a loro. Abbiamo ora un naturale ricambio che proviene dagli allievi, risorsa indispensabile per il futuro del Corpo. L’età media del Corpo oggi è di 34 anni.

FORMAZIONE

Con metodo abbiamo condiviso i contenuti e il tempo necessario per le abilitazioni all’uso dei mezzi del Corpo, incontri specifici per la formazione sull’uso di tutti gli automezzi antincendio e imbarcazioni. Per garantire la sicurezza dei vigili e per accrescere la loro formazione sono stati istituiti corsi di Blsd, corsi per il soccorso in acqua, per l’uso degli autorespiratori, e per il soccorso in quota (saf-lqf). Formazione acquisita in parte dai corsi della Scuola provinciale, in parte da aziende 2 private, e in gran parte eseguita all’interno del nostro Corpo, con la buona volontà dei nostri formatori. Grazie anche all’aiuto del nostro vigile sostenitore, nonché medico, sarti Lucillo, siamo stati accreditati per poter organizzare corsi blsd e rilasciare i relativi attestati, conseguentemente ci siamo dotati di due Dae uno sui mezzi di partenza ed uno in caserma Ad oggi abbiamo ben 40 vigili abilitati all’uso del defibrillatore, 24 vigili con brevetto di salvamento, 20 con patente nautica, 20 vigili con patente superiore per la conduzione dei mezzi pesanti, 21 per l’uso della piattaforma e 21 per l’uso della gru.

OPERATIVITA’ E ATTIVITA’

Sono state uniformate le formazioni di partenza dei mezzi, stabilendo i mezzi che devono uscire per ogni tipologia di evento. Fissato i criteri per gli allertamenti delle squadre; responsabilizzando i capi squadra dando loro preciso incarico per la gestione delle squadre e del personale a loro assegnato. Loro valutano le capacità operative del singolo, cercando di utilizzare al meglio le capacità di ognuno, ma soprattutto danno supporto a chi ne ha bisogno così da migliorare e portare allo stesso livello tutti i membri della squadra. Il tutto supervisionato dai capo plotoni e dal vicecomandante. Delegando la parte operativa, di fatto ho potuto dedicarmi in modo più assiduo all’organizzazione generale del corpo. Piano piano siamo riusciti ad attuare sugli interventi maggiori, l’incident Command System (ICS) un approccio standardizzato al comando, al controllo e al coordinamento della risposta alle emergenze, sul luogo dell’evento. E’ stato integrato l’organigramma del Corpo, nominando dei responsabili di settore, figure indispensabili che gestiscono i seguenti ambiti; autorespiratori, addetto stampa, rapporti con le scuole, gestione manovre, squadra nautica e mezzi nautici, servizi di vigilanza, rete informatica, saf -lqf, materiale sanitario, allievi. Con l’amministrazione comunale si sono stilati i mansionari per gli operai, e si è cercato per quanto possibile di organizzare la loro attività lavorativa all’interno della caserma, su questo ambito la strada è ancora in salita. Sono stati intensificati gli incontri presso le scuole di vario livello, sia per le prove di evacuazione che per incontri formativi anche presso la nostra caserma. Avete risposto in modo eccellente alle iniziative che assieme abbiamo promosso, era giusto quindi a fronte dello sforzo organizzativo che vi veniva chiesto, adeguare la struttura, rendendo più confortevole gli ambienti della nostra caserma. E qui entrano in campo le amministrazioni comunali che non finirò mai di ringraziare per l’importante impegno tecnico e finanziario che ci hanno dato, a fronte del considerevole aumento sia di vigili che di attività interventistica sul territorio, di pari passo sono stati adeguati i finanziamenti sia ordinari che straordinari, se il bilancio di previsione del 2013 sfiorava di poco i 180.000,00, nel 2023 per far fronte alla gestione del Corpo si sono investiti € 380.000,00.

CASERMA – LTA (locale tecnico antincendio –Rocchetta)

E’ stata riammodernata e digitalizzata, la sala operativa, aumentando lo spazio della stanza del piantone rendendola più confortevole, incrementato la parte tecnologica a supporto del piantone, con monitor, console radio, e programmi gestionali specifici per supportare le squadre operative. Installato un adeguato impianto di videocontrollo della struttura. Installata una rete informatica ridondante, con apparecchiature all’avanguardia, che ci permette di operare anche quando tutti gli altri sono sconnessi. Sono stati raddoppiati gli spazi degli spogliatoi degli allievi, riscaldati e arredati con nuovi armadi Raddoppiati su due livelli, gli spazi degli spogliatoi dei vigili, creando anche adeguati spazi per le attrezzature di soccorso acquatico, realizzato anche un piccolo soppalco per aumentare lo spazio. La cucina è stata risistemata ed adeguatamente attrezzata, è stata realizzata la lavanderia con attigua, stanza asciugatoio. Tutti i locali dove i vigili solitamente permangono, sono stati adeguatamente condizionati come anche gli uffici In sala direttivo è stata creata una piccola biblioteca e una videoteca con una moltitudine di filmati di interventi (grazie al compianto Martinelli), e manifestazioni anche storiche Anche le autorimesse sono state riorganizzate, negli spazi e nella disposizione delle attrezzature e materiali, con nuovi scafali e soppalco in officina Per far fronte alla continua necessità di energia, è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico da 20Kw e la struttura e stata collegata al teleriscaldamento La parete attrezzata di arrampicata è stata ricollaudata, ed ora è nuovamente utilizzabile Per adempiere alle norme vigenti in materia di Privacy, abbiamo adeguato e risistemato l’intera rete informatica e gli archivi dati personali. Tutto questo riguarda l’organizzazione dei vigili e della struttura, ma anche le attrezzature e i mezzi sono stati in questi dieci anni sostituiti e rinnovati. A seguito di una frana che ha distrutto il deposito antincendio in Rocchetta, abbiamo realizzato in luogo sicuro una struttura prefabbricata adeguata alle esigenze del primo intervento, un deposito con materiale antincendio, ma anche un luogo adeguato per brevi soste a seguito di interventi di manutenzione del rinnovato impianto antincendio del monte Rocchetta.

ATTREZZATURE E AUTOMEZZI

Cosa abbiamo acquistato: Un furgone trasporto persone versatile anche per essere utilizzato dal personale della squadra di soccorso acquatico, ma anche come punto logistico in caso di grandi interventi Una auto piattaforma da 30 mt, , di dimensioni contenute adatta per i centri storici, indispensabile per la sicurezza dei vigili che intervengono in quota sui tetti, per taglio rami, ecc. Una moto d’acqua e un nuovo gommone da 6,5 mt – 115 Hp, a completamento delle dotazioni di soccorso acquatico, mezzo versatile e veloce utilissimo per gli interventi tempo dipendenti E’ stato ri-motorizzato il motoscafo “C9”, che dopo 30 anni di onorato servizio aveva bisogno di una sostanziale manutenzione Nel 2013 inizia l’iter per il finanziamento del nuovo natante, in sostituzione del vecchio Rio, dismesso nel 2012. Una gara è andata deserta, la seconda è stata assegnata, ma purtroppo la ditta non risulta più in grado di proseguire con l’esecuzione dei lavori. Gli uffici provinciali e il Rup e il Dec hanno in tutti i modi cercato di scongiurare il blocco della fornitura, ma ad oggi non ci sono novità, si ipotizza l’apertura di un contenzioso con la ditta, che porterà inevitabilmente a lunghe attese prima di poter indire una nuova gara con conseguente ricerca di nuovi fondi.

PROTOCOLLI OPERATIVI – REGOLAMENTI

Dopo anni di continui incontri, e riunioni con il comandante di Nago-Torbole e con i Sindaci, abbiamo trovato la giusta forma per dare un’adeguata risposta dal punto di vista del servizio tecnico urgente, alla comunità di Nago-Torbole. Ecco che dal gennaio 2017 è partita la gestione associata tra i due comuni rivieraschi. Ancora una volta si è trovato un’innovativa soluzione, prima nel suo genere a livello Trentino. Gli interventi fuori provincia, sono stati codificati, stiamo attendendo la definitiva firma del protocollo tra Provincia e Ministero degli interni – Corpo Nazionale, che metterà finalmente nero su bianco le competenze del nostro Corpo per questa tipologia di interventi. Tra le attività che risultano peculiarità del nostro Corpo, ci sono gli interventi sul lago di Garda, sempre effettuati da oltre cinquant’anni, in stretta sinergia con le altre forze dell’ordine e organizzazioni preposte al soccorso presenti. Da qualche anno, il coordinamento è stato assegnato alla Capitaneria di Porto di Salò, di fatto non siamo più direttamente coinvolti in nessuna decisione ne operativa, ne di attivazione, inevitabilmente i tempi di allertamento si sono allungati. Dopo una serie di incontri è redatto un regolamento interno che ci permette di regolare al meglio tutte le situazioni e le particolarità, sia sulla gestione operativa, dei vigili, che della caserma. Infatti abbiamo anche inserito l’anno di prova al termine del quale i graduati con il comandante, valutano le capacita del vigile, operative, relazionali e comportamentali. Tra le varie procedure operative, sono state definite le modalità di recupero e custodia degli animali domestici e selvatici.

MANIFESTAZIONI

Non ci possiamo dimenticare l’immenso lavoro per i festeggiamenti del nostro 150° di fondazione, tutti assieme abbiamo organizzato un evento degno di nota, una grande festa, con momenti solenni e con momenti di svago che rimarranno per sempre nel nostro cuore. Non da meno le annuali giornate delle Caserme aperte, che vedono affollare la nostra caserma, di bambini e adulti, sempre attenti alle dimostrazioni che di anno in anno vengono rappresentate. Con grande impegno da parte di tutti, e in particolare del cuoco Massimo, negli ultimi anni il pranzo con le famiglie organizzato in caserma è diventato un appuntamento molto atteso, la vecchia formula del ristorante, che non permetteva alle famiglie di essere presente con i propri figli, è stata messa nel cassetto. Nel 2022 abbiamo allargato i nostri orizzonti, e organizzato uno scambio operativo con gli amici e colleghi di Bensheim, abbiamo ospitato una loro squadra ad agosto, con la quale ci si è confrontati su tecniche operative, attrezzature e automezzi. Siamo stati loro ospiti a novembre dello stesso anno. Questi momenti ci permettono di capire quanto è unito il mondo dei vigili del fuoco anche fuori dalla porta di casa nostra. Operativamente non serve nemmeno parlare ci si capisce immediatamente.

INTERVENTISTICA

Qualche dato sull’andamento dell’interventistica di questi dieci anni. Se nel 2013 gli interventi erano circa 700, oggi superiamo i 1000 interventi annui (con punte di 1250 nel 2017), un incremento del 28%, dato però importante sono le ore uomo, che nel 2013 erano circa 9000, e nel 2022 oltre 15000, questo indica che sugli interventi intervengono più vigili, garanzia questa di sicurezza sia per l’utente che per le nostre squadre. In dieci anni il Corpo di Riva del Garda, ha effettuato 9670 interventi con un numero impressionante di impegno dei vigili e vigilesse, 119.315 ore. Dal primo di gennaio ad oggi sono stati effettuati circa 350 interventi con 4500 ore di impegno degli uomini.

CALAMITA’ – PANDEMIA

Nei numeri sopra elencati, sono ricompresi gli interventi per la tempesta Vaia, che ci ha colpito solo marginalmente, le varie cacciate del fiume Sarca, gli incendi boschivi (vedi Nago), l’operazione antincendio in Sicilia da Palermo a Messina. Vari interventi di incendi abitazione un ricordo va all’incendio del centro storico di S.Giacomo, ma ci hanno sicuramente segnato e messo a dura prova, gli incidenti e incendi con feriti e morti nella galleria Agnese. Poi arriva anche il Covid-19, che non ci ha aiutato. L’emergenza ha messo a nudo le fragilità personali e collettive, sociali ed economiche, politiche ed istituzionali. Noi (tutti noi) con grande impegno siamo riusciti con una serie di disposizioni interne a garantire la sicurezza di tutti voi, sia sugli interventi che nella vita sociale in 6 caserma, ci siamo adattati all’esigenza del momento, con grande spirito di solidarietà, questa è la forza del nostro mondo.

DIRETTIVO

In dieci anni ho convocato oltre 130 consigli direttivi e 27 assemblee, alle quali si devono aggiungere i molteplici incontri con i vari gruppi di settore. Con il direttivo abbiamo trattato oltre 2150 punti, all’ordine del giorno. Non solo soccorso tecnico urgente, non solo formazione e informazione alle scuole, abbiamo osato di più, con una convenzione con il Tribunale di Rovereto, ci siamo convenzionati per accogliere presso la nostra caserma, negli orari diurni persone condannate alla pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità. Dal 2020 abbiamo accolto 16 persone che hanno svolto presso la caserma lavori di manutenzione, tinteggiatura, giardinaggio, pulizie varie per un totale complessivo di 1400 ore. In ausilio ai dipendenti comunali presenti in caserma, manteniamo in ordine la struttura e gli automezzi. Non contenti del carico di lavoro quotidiano, grazie ai contatti con il Museo vigili del fuoco di Mantova, si siamo appropriati di una vecchia autoscala degli anni 50, ora un gruppo di volontari sta procedendo al restauro in ogni sua parte.

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

Alcuni sogni nel cassetto, che ho trattato con il direttivo e che non siamo i ancora riusciti a concretizzare, ma che mi auspico possano trovare risposte in tempi brevi; la copertura delle autorimesse ad est per poter togliere quel tendone provvisorio, la medaglia al valore al Corpo per tutti gli atti di eroismo a favore della comunità svolti dai vigili, la sostituzione della vecchia autobotte Man che dopo 25 anni di onorato servizio andrà in pensione, adeguate attrezzature per lo stoccaggio e trasporto delle voluminose reti di contenimento delle cacciate della Sarca, nuovo natante, allertamento soccorsi sul lago, protocollo interventi fuori provincia.

CONSIDERAZIONI FINALI

Quanto sopra ho relazionato è solo una parte del lavoro fatto in questi dieci anni, facendo scelte non sempre facili e non sempre condivise da tutti, ma che con il tempo si sono dimostrate giuste e vincenti. In questi ormai 39 anni di servizio, ho ricoperto molti ruoli, il caposquadra, cassiere, comandante, ispettore distrettuale, segretario e cassiere dell’unione distrettuale, revisore dei conti, membro di numerose Commissioni a livello provinciale; credo di aver dimostrato quanto ci tengo a questo Corpo, ora serve nuova energia, e sicuramente Marco Menegatti (classe 1971) saprà interpretare al meglio il ruolo di Comandante, il comandante di tutti, la strada è tracciata, si tratta solo di proseguire, cercando per quanto possibile di guardare sempre al miglioramento e al futuro, mai avere paura delle cose nuove o delle proposte dei giovani, loro sono il ricambio generazionale, loro porteranno avanti il nostro Corpo, loro daranno aria nuova. I detti “noi veci”, “quando ero zovem”, “ai me tempi non se saria fat cosi” non funzionano più, bisogna essere un po’ più aperti, un po’ più tolleranti con i giovani. Altrettanto i giovani devono ricordarsi che i meno giovani hanno visto anche altri fatti ed avvenimenti e che anche da questi c’è qualcosa da imparare, se non altro c’è da imparare la storia del corpo. D’altronde un proverbio Svedese recita “il pomeriggio conosce cose che il mattino nemmeno sospettava”. Siamo 71 vigili, insieme siamo una forza, ognuno di noi singolarmente farebbe poca strada. Non posso negare che sono stati anni molto impegnativi, molte ore sottratte alla famiglia e al tempo libero, molte notti insonni a ragionare sui progetti e sui problemi e su come affrontarli, a testa bassa con l’aiuto dei colleghi del direttivo, ho proseguito fino ad ora. Sono orgoglioso di aver guidato questo Corpo, ma ora è giunto il tempo di passare la mano, dieci anni al vertice del Corpo di Riva del Garda, con gli attuali ritmi dell’attività, sono veramente tanti. Molte sono state le soddisfazioni nel veder cresce il Corpo, sulla strada tracciata. Personalmente sono convinto di aver dato il massimo, non mi sono mai risparmiato.

Nei prossimi mesi si apriranno molte nuove partite, mi viene da consigliare ad ognuno di voi, da collega a collega: fatevi avanti ora, dimostrate a tutto il corpo le vostre capacità, la vostra voglia di fare e il vostro amore per il corpo. Non siate fuochi di paglia… ma nemmeno cocciuti come l’incendio boschivo di Nago. Siate un “fuoco buono” come Romulo insegna negli asili. Ogni vigile, ma soprattutto il nuovo comandante, avrà bisogno del supporto disinteressato ed orgoglioso di ognuno di voi. Dobbiamo aiutarlo subito, già dai prossimi istanti, il nuovo comandante. Insomma tiriamo tutti nella stessa direzione! L’ho detto prima: il mondo del volontariato pompieristico ci prende spesso ad esempio, continuiamo a dargli esempi virtuosi dai quali attingere. E se verrete criticati non mollate, ci sono passati tutti. Rispettate chi vi rispetta! Purtroppo non posso dire al nuovo comandante, che riceverà molto supporto fuori dai nostri cancelli, fatto salvo l’amministrazione comunale nella persona del Sindaco, le dimensioni del nostro Corpo e le particolarità operative e organizzative, fanno sì che ogni decisione anche a livello provinciale, ci sia un po’ stretta, dobbiamo sempre più spesso aiutarci da soli.

Un consiglio al nuovo Comandante, fai il punto zero con i tuoi più stretti collaboratori, (come si suol dire “patti chiari e amicizia lunga”). Ritengo che aspetti fondamentali del ruolo di Comandante siano: il delegare, trovare persone che portino a termine i compiti assegnati, condividere principalmente con il direttivo e con i capo squadra le decisioni, informare i vigili sulle scelte che vengono prese. Un grande in bocca a lupo. 8 Come ho già detto a Marco, non starò alla finestra a guardare e a criticare, forse un po’ a brontolare si, ma se mi sarà data la possibilità, sarò sempre disponibile a dare il mio aiuto e supporto in ogni settore dove la mia esperienza può essere utile, chiaramente con priorità diverse dal passato. Ringrazio tutti per avermi sOpportato e sUpportato in questi anni, grazie a tutti i membri dell’attuale direttivo e dei direttivi passati, a tutti i graduati che in questi dieci anni si sono messi in gioco per garantire il buon esito degli interventi. E concedetemi di non nominarli tutti, ancora grazie a tutti quelli che hanno collaborato con me in qualsiasi forma e per qualsiasi ruolo, sono stati tutti fondamentali, in qualche modo mi hanno aiutato a portare avanti il Corpo vigili del Fuoco volontari di Riva del Garda, Grazie.

 

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