Torri del Benaco, un milione per la tutela delle incisioni rupestri

TORRI DEL BENACO - Finanziato il progetto di valorizzazione e conservazione delle incisioni rupestri di Monte Bre, Monte Luppia e Crero.

Il patrimonio di incisioni rupestri di Monte Bre, Monte Luppia e Crero, composto da varie decine di opere, situate vicino alle spiagge gardesane, che rischiava di scomparire minacciato dall’abbandono, dall’avanzare della vegetazione, dal continuo degrado e dall’incuria umani, ora pare destinato a riprendere vita grazie ad un progetto finanziato dal Comune di Torri del Benaco con la delibera di Giunta Comunale, n. 63 del 7 aprile scorso, che stanzia ben un milione e 56 mila euro per la sistemazione dei sentieri e la pulizia delle aree di Monte Luppia.

Le prime rocce incise furono scoperte e catalogate dai professori Mario Pasotti e Fabio Gaggia di Garda a partire dal 1964 e negli ultimi decenni del secolo scorso: figure umane stilizzate, a “phi”, a braccia alzate, sessuate, personaggi a cavallo, animali (cavalli, cani, serpenti, volpi), croci ed un vasta gamma di cruciformi, spade, mani, coppelle isolate o raggruppate anche geometricamente, varie forme di cerchi (i cosiddetti “simboli solari”), figure quadrangolari e figure geometriche varie, fra le quali assai frequente il gioco del filetto, tria o “merler”, ma anche una numerosa serie di imbarcazioni appartenenti a tutte le epoche storiche, incise sulla pietra dal picchiettare di ciottoli duri o di sassi appuntiti come il serpentino o la quarzite (martellinatura), probabilmente opera di cacciatori e pastori che transitavano in queste aree nel corso di duemila anni.

“Tutta la sponda veronese del lago di Garda è interessata da questo fenomeno: sono state catalogate più di 250 rocce e almeno 3.000 figure. Le incisioni si trovano su liscioni rocciosi calcarei (calcari oolitici), modellati dall’ultima glaciazione wurmiana, con striature ondulate, quasi delle onde pietrificate scavate da ciottoli pressati dal ghiacciaio” spiega Roberta Marcazzan, autrice assieme al CTG Monte Baldo del progetto.

Roberta Marcazzan.

 

“È da anni e anni che nonostante convegni, incontri, conferenze e denunce da parte del Ctg M. Baldo e di altre associazioni, le pietre incise dell’entroterra gardesano subiscono danni e offese per una frequentazione spesso irriguardosa (calpestio, scritte, sfregi di ruote di mountain bike e di moto), nell’assenza di provvedimenti di tutela – aggiunge Maurizio Delibori – A questo proposito ora il progetto finanziato dal comune di Torri si propone di restaurare e proteggere le tre pietre incise delle Griselle, dei Cavalieri e di Crero e di far conoscere in modo appropriato questo patrimonio di arte rupestre (grazie a strutture pensili e sistemi di protezione/staccionata con apposite piazzole), sistemando e segnalando i percorsi di visita alla pietra delle Griselle, alla pietra dei Cavalieri e alla pietra di Crero”.

Roberta Marcazzan e Maurizio Delibori.

 

Inoltre si provvederà a sistemare un percorso ad anello che colleghi i panoramici Monte Bre e Monte Luppia con appropriate e sicure piazzole-belvedere ed inserendo strutture in metallo (scalette e piazzole) sul lato roccioso tra bivio Brancolino e Monte Bre al confine con Garda.

“Speriamo ora che alla delibera di massima seguano quanto prima gli incarichi e vengano effettuati i lavori preventivati già durante l’estate” si augurano Marcazzan e Delibori.

 

 

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