Desenzano, scossone in Giunta: revocate le deleghe all’assessora Plodari

DESENZANO DEL GARDA - Silurata l'assessora al turismo e attività economiche Daniela Plodari. Il sindaco: «Venuto a mancare il rapporto di fiducia. Divergenze inconciliabili e conflittuali con gli altri membri della Giunta».

All’assessora Daniela Plodari (Fratelli d’Italia) sono state tolte le deleghe al Turismo, Attività Economiche, Commercio, Sportello Unico Attività Produttive e Pari Opportunità.

Lo stabilisce il decreto (lo puoi scaricare qui) firmato ieri, lunedì 26, dal sindaco Guido Malinverno, nel quale si legge che «il rapporto di fiducia è venuto irrimediabilmente a mancare a seguito di divergenze in merito alle modalità di raggiungimento degli obiettivi programmatici da realizzare nell’ambito del programma di mandato del Sindaco; nonché per le divergenze inconciliabili e conflittuali emerse anche tra Ella ed altri membri della Giunta, tali da ledere i rapporti professionali e lavorativi all’interno dell’ Organo Esecutivo e far venir meno le basi per una futura, leale e proficua collaborazione in merito agli indirizzi programmatici».

E ancora: «Ritenuto pertanto che, alla luce di quanto esposto, sia oggettivamente venuto meno il rapporto fiduciario tra delegante e delegato, che è alla base della nomina e che sono quindi venute meno le condizioni per la permanenza dell’Assessore nella carica e nelle sue funzioni».

Da qui la revoca sia della nomina ad Assessore sia di tutte le deleghe ed incarichi conferiti dal Sindaco in ragione della carica istituzionale conferita, con efficacia immediata.

Le deleghe precedente assegnate a Daniela Plodari sono state affidate alla nuova assessora Stefania Lorenzoni (qui il decreto di nomina).

Il municipio di Desenzano.

Spiller (M5S): “In maggioranza equilibri percari”

Sulla questione interviene il consigliere Andrea Spiller (Movimento 5 Stella e L’altra Desenzano), che scrive:  «Non è durato nemmeno un anno l’incarico affidato nel luglio 2022 all’Assessore al Turismo Daniela Plodari. Ieri infatti con apposito decreto il Sindaco ha sollevato l’Assessore e indicato il suo sostituto. Che all’interno della Giunta comunale i rapporti fossero complicati era noto ormai da mesi, ma arrivare al punto di rimuovere forzatamente un assessore dopo nemmeno un anno di mandato è un fatto indubbiamente grave e piuttosto insolito, sintomo inequivocabile di come gli equilibri interni alla maggioranza siano fragili e precari.

Nemmeno nell’arco della scorsa legislatura, in 5 anni dove i dissidi interni e i colpi di scena non sono mai mancati, si era arrivati ad azioni così drastiche. Stiamo parlando poi di un assessorato quale è il turismo con ulteriori deleghe ad attività economiche, commercio, SUAP, pari opportunità, insomma buona parte degli aspetti economici e produttivi che riguardano il nostro territorio, non certo questioni marginali. Viene da chiedersi con quali logiche e criteri vengano assegnati questi incarichi se dopo nemmeno un anno ci si ritrovi già a dover rifare tutto, forse ancora una volta ha prevalso la necessità di bilanciare i pesi politici dei partiti coinvolti piuttosto che la valutazione delle competenze e delle capacità dei soggetti.

Contestualmente alla revoca dell’incarico è stato nominato anche il nuovo assessore che ne prenderà il posto, si tratta di Stefania Lorenzoni avvocato di Lonato, evidentemente tra i quasi 30000 cittadini desenzanesi non è stato possibile trovare un nuovo profilo sufficientemente competente in materia di turismo ed economia locale, da dovere quindi cercare altrove. Al nuovo assessore vanno comunque i migliori auguri di un buon lavoro, se non altro nell’interesse della nostra città.

Ormai da 6 anni Desenzano è amministrata da maggioranze fondate sulla costante incertezza e sul perenne conflitto interno, dove in un clima di tensione permanente le varie parti si mantengono in uno stato di precario equilibrio che sembra sempre poter crollare da un momento all’altro. Non certo la condizione ottimale per poter progettare, programmare e pianificare lo sviluppo di un territorio vasto, complesso e variegato come quello desenzanese. Quello di cui parliamo – conclude Spiller – è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo ma, ne siamo convinti, ne seguiranno altri, tutto questo senza che molti cittadini nemmeno se ne rendano conto, pur pagandone quotidianamente e direttamente le conseguenze».

 

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