L’abbigliamento del Settecento lombardo attraverso gli occhi del Pitocchetto

CALVAGESE DELLA RIVIERA - Contadine vestite di velluto e stracci, oro e polvere. Perché? Una della massime esperte italiane di moda lo racconta al Museo d'Arte Sorlini giovedì 6 luglio. Ingresso gratuito.

Giovedì 6 luglio alle 20.30 al Museo d’Arte Sorlini Margherita Rosina, storica della moda e del tessuto, tra le massime esperte italiane di settore racconterà quali storie, abitudini e vicende storiche è possibile desumere dagli indumenti indossati dai personaggi nei quadri di Giacomo Ceruti, il Pitocchetto.

La coppia di tele permette di considerare sia la versione maschile che quella femminile.

INGRESSO GRATUITO. 

Posti limitati con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA a [email protected] www.museomartes.com.

Margherita Rosina, storica della moda e del tessuto.

 

La “Vecchia contadina”

Indossa un abito in velluto verde di raffinata fattura, con elementi preziosi ma dai margini logori. L’abito è quasi sicuramente appartenuto alla nobildonna da cui dipendeva, e racconta di come i padroni di cedessero i capi dismessi alla servitù.

Il “Bravo”

Veste una marsina tipica del ceto borghese, mentre la spada poggiata alla spalla come una zappa rivela la sua condizione di contadino “prestato” alle milizie.

“La vecchia contadina” e “Il Bravo”.

 

Fino al 30 luglio la due tele sono esposte nella mostra “PerDiana! Giacomo Ceruti, capolavori tra Lombardia e Veneto” al Museo MarteS. Entrambe furono scoperte dal Conte Fausto Lechi, nel 1953, all’interno delle raccolte del barone Alessandro Augusto Monti della Corte a Nigoline di Corte Franca.

tutte le info sulla mostra qui.

 

 

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