Gargnano, Sgarbi inaugura i corsi di lingua italiana per stranieri

GARGNANO - Sono 78, provenienti da 34 Paesi, gli studenti universitari giunti a Gargnano per i corsi di lingua e cultura italiana organizzati da UniMi. L'inaugurazione con il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

«Per voi essere qui è una cosa necessaria, non facoltativa. Perché la lingua italiana è necessaria. Come è necessario il viaggio in Italia. E sul Garda troverete un concentrato d’Italia». Parole che il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha rivolto sabato ai 78 studenti giunti a Gargnano da 34 Paesi del mondo per la 66esima edizione dei corsi internazionali di lingua e cultura italiana che l’Università di Milano organizza a Palazzo Feltrinelli, distaccamento gardesano dell’ateneo milanese.

«È una tradizione che si rinnova, ogni anno, dal 1957», ha ricordato il rettore Elio Franzini, e che «fa di Gargnano una piccola capitale della cultura», ha detto il sindaco Giovanni Albini. Come ha ricordato la Prorettrice ai servizi per la didattica, Marina Brambilla, «questi corsi sono un impegno cui non siamo mai venuti meno, neppure nell’anno del Covid».

Studenti a Palazzo Feltrinelli.

 

Di fronte a un’internazionalizzazione che caratterizza sempre più anche l’università italiana, che vede crescere la proposta di corsi in inglese, non viene meno questa proposta dedicata allo studio della lingua italiana, che «ci fa entrare in empatia – ha detto l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory – con la bellezza che abbiamo attorno».

Bellezza che i 78 studenti giunti dai cinque continenti approcceranno nelle prossime tre settimane, dedicate non solo allo studio della lingua di Dante, ma anche alla conoscenza della nostra cultura e alle eccellenze del territorio, che visiteranno (dalle limonaie del Garda all’arena di Verona, fino al Vittoriale).

Da sinistra: il sindaco di Gargnano Giovanni Albini, Vittorio Sgarbi e il rettore Elio Franzini.

 

«Arrivando qui – ha detto Sgarbi nella prolusione al corso – ho pensato al Grand Tour e ai letterati venuti in Italia a scoprire quello che ai nostri occhi non era altrettanto chiaro. La lingua italiana è meno conosciuta di quanto siano i luoghi d’Italia, ma questo non toglie che essa sia il luogo dove il pensiero matura dalla condizione di riflessione sul mondo a quella di emozione per il mondo».

Sgarbi ha letto agli studenti brani di d’Annunzio, di Tomasi di Lampedusa e del poeta Tito Balestra. Un assaggio di quanto aspetta gli studenti, che nei prossimi giorni seguiranno lezioni di letteratura, arte, teatro, cinema, musica, storia, diritto e altro. Ma ci sarà anche tempo per lo svago e la scoperta del territorio, al quale i 78 studenti regaleranno, come accade da molte estati, un vivace tocco di internazionalità.

Altre info sui corsi a questo link.

 

 

 

 

I commenti sono chiusi.