Leal impugna il decreto della Provincia di Trento sull’abbattimento dei lupi

TRENTINO - La Lega antivivisezionista ha chiesto al Tar di Trento la sospensione del decreto con il quale il Presidente della Provincia Autonoma di Trento autorizzava l’abbattimento di due esemplari di lupo.

La Lega antivivisezionista contro il decreto 41 firmato il 24 luglio dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che autorizza «la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo (Canis Lupus) nella zona di Malga Boldera (Sega di Ala) il cui alpeggio ricade nella parte trentina dei Monti Lessini».

Sarebbe il primo caso di lupi abbattuti in Trentino e in Italia

Ma il decreto è impugnato da Leal – Lega antivivisezionista che fa sapere tramite una nota: «Con istanza cautelare ex art. 61 CPA depositata in data odierna LEAL – Lega antivivisezionista, con il patrocinio degli avvocati Aurora Loprete e Giada Bernardi, ha chiesto al Tar di Trento la sospensione del decreto n 41 del 24.07.2023 a mezzo del quale il Presidente della Provincia Autonoma di Trento autorizzava l’abbattimento di numero due esemplari di lupo.

Dopo gli orsi ci sono i lupi nel mirino della PAT, oggi destinatari di un decreto di abbattimento non sorretto da istruttoria e del tutto carente sotto il profilo motivazionale”, sottolineano i legali Loprete e Bernardi.

“L’abbattimento è stato disposto su due esemplari di lupo qualsiasi, senza nemmeno tener conto delle ripercussioni che l’uccisione degli esemplari avrebbe sulla medesima specie e sulle conseguenze che ne deriverebbero anche all’interno del branco”.

“La Provincia autonoma di Trento – proseguono i legali della LEAL – ancora una volta manifesta la predilezione per le misure estreme, ritenendo evidentemente che il rimedio alla sua evidente mala gestio della fauna selvatica sia solo ed esclusivamente quello della soppressione degli animali. Non comprendendo che questa non può e non deve essere la soluzione all’inadempienza umana”.

 

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