Prezzi alle stelle sul Garda? Confesercenti: “Aumenti ma nessuna speculazione”

LAGO DI GARDA - Maggioni, coordinatore per il Garda di Confesercenti Lombardia Orientale: «Spritz a 5-6 euro, cono gelato da 2 euro, pizza margherita attorno ai 7 euro, tutti prezzi fermi da oltre 2 anni. Qualche adeguamento era necessario, ma nessuna speculazione».

«Se da una parte – spiega il coordinatore per il Garda di Confesercenti Lombardia Orientale Andrea Maggioni – la percezione di un generale aumento dei prezzi per beni e servizi rivolti principalmente ai turisti non può essere negata o nascosta, dall’altra, va spiegata e ricondotta nell’alveo della realtà dei fatti.

Facciamo l’esempio di tre “must” dei consumi presso bar ristoranti durante l’estate: lo spritz sulla sponda Bresciana del Garda viaggia dai 5 ai 6 Euro, il cono gelato parte da 2 Euro e la pizza margherita è attorno ai 7 Euro, tutti prezzi fermi da oltre 2 anni.

Certo, in alcuni casi i colleghi commercianti hanno dovuto ritoccare i prezzi. Viviamo in un periodo storico in cui l’inflazione è ai livelli più alti mai registrati negli ultimi decenni con un tasso attorno al 7%.

Il nostro settore – continua Maggioni – nel 2022 aveva già dovuto assorbire quasi totalmente l’aumento di oltre il 140% dei costi dell’energia elettrica e di oltre il 160% del gas. Un adeguamento dei prezzi da parte degli esercenti era necessario, soprattutto in alcuni ambiti e su alcuni prodotti, ma siamo ben lontani dalla speculazione.

Superfluo sottolineare che con l’inflazione hanno a che fare tutti: sia i cittadini/turisti che consumano prodotti e servizi, sia gli imprenditori che quei prodotti e servizi mettono sul mercato dopo averli a loro volta acquistati o trasformati dai loro fornitori.

E’ altrettanto evidente come l’aumento dell’inflazione non è determinato in maniera diretta né dal cittadino/turista, né, tantomeno, dal singolo imprenditore. Entrambi sono vittime di decisioni prese molto, ma molto più in alto delle loro teste.

Dopo oltre 3 anni di stagnazione dei prezzi per via della pandemia e oggi con una inflazione che è tornata a correre non si potevano mantenere inalterati i prezzi per i nostri clienti.

Il prezzo finale del prodotto – prosegue il rappresentante di Confesercenti – è composto da tante voci che negli ultimi mesi hanno registrato un sensibile aumento: il caro bollette, i maggiori costi per i collaboratori al fine di rendere attrattivo il lavoro nel mondo del commercio, l’aumento del costo delle materie prime e dei costi di trasporto, l’aumento dei tassi d’interessi sui prestiti e per ultimo l’aumento dei canoni d’affitto che essendo legati all’inflazione tramite l’indicizzazione hanno subito sensibili incrementi.

Insomma, una situazione complessa che non può essere ridotta al solito tormentone estivo dell’aumento del costo di beni e servizi nel settore del turismo e del commercio a scopo speculativo».

Da ultimo Maggioni segnala «che il comparto turistico si dimostra, secondo gli analisti, tra quelli che maggiormente trainano la nostra economia in questi mesi e che è fondamentale per l’economia del Garda Bresciano. Ecco, in questo contesto auspichiamo che le energie siano tutte concentrate sulla promozione del Lago di Garda, del commercio e del turismo, non su falsi temi come il “caro prezzi” che non fanno altro che mettere in difficoltà questo territorio, con le sue migliaia d’imprese, decine di migliaia di collaboratori e circa 9 milioni presenze ogni anno».

Andrea Maggioni, presidente di Salò Promotion e coordinatore per il Garda di Confesercenti Lombardia Orientale.

 

 

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